Ci siamo, anche per noi è arrivato il momento di scegliere la scuola media inferiore per Semmy. Scelta difficile, non avrei mai pensato.
Mi sembrava una cosa talmente lontana la scelta della scuola media inferiore che non c’avevo mai pensato seriamente. Invece in un baleno è arrivata, prepotente e difficile. Come uno schiaffo che ti sveglia dal sonno. “Sveglia, sta crescendo, è quasi adolescente, a settembre inizia le medie inferiori!” Ecco, insieme allo schiaffo, risuonano nella mia testa queste parole.
Ho sempre pensato che i figli si debbano lasciar andare per farli crescere, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Molto semplice pensarla così quando vivi in un quartiere che sembra il villaggio dei Puffi o sei nata in un paesino di campagna di 3000 anime che si conoscono tutte. Molto più difficile se arrivi da una grande città dove tante situazioni difficili sono all’ordine del giorno e anche andare a scuola non è semplice. Ci sto riflettendo adesso!
Io le scuole medie inferiori le ho fatte nel mio paesello a cento metri da casa. Ho iniziato a spostarmi in pullman per il liceo. Non ho mai avuto paura di niente. Sia per il carattere che ho, sia perché la realtà quasi 20 anni fa era diversa. [Vent’anni fa??? Oddio!!!]
Per i miei la scelta non è stata difficili. Son si sono neanche posti il problema di dove mandarmi alle medie inferiori. Per tutti i genitori dei miei compagni non è stata una scelta difficili. Era una cosa normale, naturale, andare tutti alla scuola del paese. C’è da dire che io sono sempre stata una brava bambina, non ho mai dato problemi a scuola e questo ha agevolato molto la cosa.
Invece per i miei fratelli hanno fatto una scelta diversa. Hanno scelto una media inferiore privata. Una scuola fantastica. Dalla struttura agli insegnanti, al programma, alle attività. Una scuola che ho sempre invidiato ai miei fratelli anche se loro non hanno mai capito il vero valore. Non hanno capito che frequentare quella scuola era una grossa opportunità che gli era stata data.
Scegliere la scuola media inferiore è una grossa responsabilità per i genitori perché è il primo grande passaggio scolastico dei bambini e soprattutto perché è un ciclo di scuola dell’obbligo che dovrebbe/deve prepararli alle scuole superiori.
Caratteristiche da valutare durante la scelta della scuola media inferiore, secondo me:
- Pubblica o privata. Fa la differenza. Io ho sempre frequentato ottime scuole pubbliche e non ho mai avuto problemi. Ottima preparazione, ottimi insegnanti. Ma forse erano altri tempi, non so. Le private che ho visto offrono servizi di alto livello. Come le loro rette e ogni genere di uscita che propongono. Quindi bisogna valutare molto bene la possibilità economica di mantenere un certo standard. La scuola è sicuramente un investimento sul futuro dei nostri figli.
- Vicinanza. Una scuola vicina a casa permette ai bambini di andarci autonomamente. A piedi o in bicicletta oppure, anche se li portiamo in macchina, non ci impieghiamo più di dieci minuti. Una scuola vicina al lavoro ci permette di non fare i salti mortali per incastrare gli orari e gli impegni. La vicinanza, spesso, permette anche di non chiedere aiuti. Agevola i rapporti con i compagni. I bambini possono vedersi anche dopo l’orario scolastico.
- Bilingue. Un’opportunità unica non credete? L’inglese è la lingua del lavoro. Conoscerla perfettamente potrebbe aiutare i nostri figli ad entrare nel mondo del lavoro da una corsia preferenziale. Ovviamente anche in questo caso bisogna valutare il costo e lo stile di vita che affronterebbero. Nelle scuole bilingue, quelle che ho visitato, si adotta lo stile anglosassone anche se sono scuole paritetiche. Ciò vuol dire, programma italiano, disciplina anglosassone. I bambini si trovano ad affrontare un ambiente sicuramente più rigido. Serve valutare se siano pronti a questo. Io personalmente non credo che un po’ di rigore e disciplina li uccida, ma ogni bambino è a sé. Come sono convinta che un buon corso di inglese extra-scolastico posso sopperire perfettamente alle mancanze della scuola.
- Orario. Altro punto fondamentale nella scelta è l’orario. Settimana corta o lunga fa la differenza. Io cerco la settimana corta perché per me è giusto che il sabato siano a casa. Due giorni di riposo se li meritano anche se hanno i compiti. E poi la famiglia può decidere di fare un week end da qualche parte senza il problema di fargli saltare la scuola.
- Corpo docenti. Meglio una scuola media inferiore con docenti datati, con un baglio d’esperienza alle spalle importante, ma con una visione del mondo a volte troppo “vecchia”, oppure docenti giovani, magari anche alla prima esperienza ma con un modo di rapportarsi ai ragazzi più elastico, meno dottrinale, e la mente molto aperta? Io mi fido della seconda categoria. Giovani, dinamici, con la voglia di fare e perfettamente inseriti nella realtà attuale.
- Grandezza. Scuola piccola, con 2-3 sezioni al massimo o grande? Secondo me , su questo punto, bisogna valutare la personalità del bambino. Inserirlo in una scuola molto grande, caotica, con molti bambini, anche stranieri, potrebbe essere una penalità se il bambino ha un carattere debole. Se si fa trascinare. Mentre potrebbe essere un punto di forza se abbiamo davanti un bambino deciso, che sa affrontare bene le situazioni che gli si possono presentare. Un bambino molto sicuro di sé che non corre il rischio di farsi influenzare. Sicuramente avere a che fare con molti compagni e molte realtà diverse aiuta a crescere e ad aprire la mente.
- Programma. Per quanto ci si possa sforzare di capire e cercare, questi sono statali e non c’è molto da scegliere. Come vengono affrontati e sviluppati, fa la differenza.
Questi sono i punti che sto valutando io nella scelta della scuola media inferiore per Semuel. Sicuramente ne avrò dimenticati di fondamentali perché sono molto emotiva e se si parla di figli per niente razionale.
Molte di voi lavorano nell’ambito dell’istruzione quindi aspetto di leggere i vostri suggerimenti e consigli sempre molto preziosi.