Nel bosco
[Anthony Browne (testo e illustrazioni), Kalandraka, 2014. Età di lettura: dai 4 anni.]
Tra le favole più conosciute quella di Cappuccetto Rosso ha in assoluto un posto d’onore, tanto da essere spesso oggetto di rivisitazioni e reinterpretazioni.
Anche Anthony Browne, scrittore e autore di magnifiche illustrazioni per l’infanzia, non ha saputo resistere al fascino di questa favola, dandone una propria originalissima versione.
Tutto il racconto è in prima persona. Una notte un bambino si sveglia di soprassalto a causa di un terribile rumore.
Quel mattino tutto sembra a posto, eppure tutto è cambiato. Il suo papà non è più a casa e la mamma sembra incredula e incapace di affrontare la cosa.
La reazione del bambino di fronte all’abbandono è quella di tappezzare ogni oggetto di bigliettini che invocano il ritorno del padre.
Il giorno seguente la mamma manda il figlio a portare una torta alla nonna.
Può scegliere due strade, ma la fretta di ritornare a casa nella speranza di ritrovarvi il papà gli fa decidere di imboccare quella più veloce e rischiosa, che passa attraverso il bosco.
Qui incontra quattro bambini: un bimbetto che conduce con sé una mucca, una ragazzina impertinente, infine un fratello e una sorella, che se ne stanno tristemente seduti vicino a un albero, aspettando inutilmente i loro genitori.
L’autore dissemina il bosco di indizi che fanno presto capire al lettore di chi si tratti e di quali altre fiabe siano protagonisti quei bambini.
La storia fa pensare sempre più insistentemente a Cappuccetto Rosso, soprattutto nel momento in cui il bambino trova appesa a una pianta una mantellina.
Mai come in questo caso infatti il libro gode a pieno titolo della definizione di albo illustrato, che pretende una doppia lettura: testuale e iconica.
Si tratta di un’opera che richiede una lettura e un’osservazione attenta e meticolosa, poiché Browne ha sparso indizi e dettagli tutt’altro che trascurabili tra le sue pagine.
Di grande effetto il contrasto tra le prime e le ultime pagine, pervase di colore, e quelle centrali, nelle quali la narrazione si snoda, dove il bambino risalta come unico elemento colorato in un’ambientazione completamente in bianco e nero.
La tensione sale. Improvvisamente il bimbo sente che l’angoscia lo assale e percepisce per la prima volta il grande pericolo che sta correndo. Quando però arriva alla casetta della nonna, ad attenderlo non c’è il lupo, ma la nonna stessa, in piena salute e sorridente. Oltre a lei c’è anche un’altra persona: il papà!
Cancellata ogni paura padre e figlio fanno ritorno a casa, dove li attende la mamma, a braccia aperte e con un bellissimo sorriso stampato in volto.
Degna di nota la capacità dell’autore di trattare un tema sempre delicatissimo, quello del timore dell’abbandono, dandolo in alcuni punti come sottinteso e in altri ponendolo completamente allo scoperto, senza però mai calcare la mano.
Questo albo guida i bambini lungo un percorso. Si parte dalla casa sicura per avventurarsi nel bosco e affrontare le paure più grandi: l’abbandono, la solitudine, l’incognito.
La conclusione rassicurante, con la nonna sana e salva e il papà e la mamma finalmente riuniti, stempera i toni e riporta la serenità.
Vi consiglio di leggerlo assieme ai vostri bambini, dando a voi e a loro il tempo di guardare bene le immagini e di coglierci i rimandi con cui Browne stuzzica la nostra fantasia. Un albo come questo merita una serata tutta per voi.
Buona lettura!
Maria Salbego