Mercatini di Natale in Alto Adige.
Come, quando e perché ve li consiglio.
La verità è che io i Mercatini di Natale in Alto Adige ho rischiato di non vederli neanche quest’anno. Ho perso il treno. Sì, ho letto male l’orario e sono rimasta tranquillamente a casa a farmi gli affari miei convinta che il treno partisse alle 14. Ho letto l’orario del treno sbagliato.
Per fortuna ero in casa con il Puni che, con un grandissimo sangue freddo, mi ha accompagnato a Verona con tempi che neanche in Formula1 si sono mai visti.
Arrivata a Verona, puntualissima per prendere la coincidenza, il mio treno era in ritardo di 36 minuti.
Lo so, le premesse non fanno sperare in bene invece, la mia tre giorni in Alto Adige tra mercatini e buon cibo, è stata un’esperienza indimenticabile.
Una prima volta che non si dimentica.
A tre ore da casa, sono stata letteralmente catapultata nella magia del Natale. Perché i Mercatini in Alto Adige fanno subito Natale.
La nostra prima tappa è stata a Vipiteno.
Abbiamo visitato il centro della città quando il sole era ormai calato e la magia delle luminarie natalizie ci ha subito avvolto. Accompagnati dalla guida dell’Associazione turistica di Vipiteno abbiamo visitato la Torre delle Dodici, fatto un giro per il mercatino e bevuto del buon vin brulè per scaldarci un po’.
Da vedere, lo spettacolo “Il Natale dimenticato” nel Cortile del Palazzo Comunale. Il viaggio musicale di “Sterzl” attraverso il passato. I musicisti della formazione Tellura X presentano la tradizione cristiana del Natale interpretando dieci canti natalizi rivistati in un spettacolo di luci.
La sera abbiamo alloggiato al Romantik & Gourmet Hotel Stafler**** e cenato al ristorante, al suo interno, Gourmetstube Einhorn, 2 stelle Michelin.
L’antica Stube dell’hotel è stata trasformata in un vero e proprio ristorante gourmet. Lo chef Peter Girtler è insignito di 3 cappelli e 2 stelle Michelin. La sua cucina interpreta la tradizione culinaria a metà strada fra due culture. Unisce divinamente ricette contadine dell’Alto Adige all’art de vivre italiana, creando piaceri sublimi da gustare in ogni momento.
Sabato mattina ci siamo trasferiti a Brunico.
Musica, street food AltoAtesino e lavori artigianali sono stati i protagonisti del nostro tour al mercatino.
La musica riempie i cuori più di 1.000 parole, è per questo che il Mercatino di Natale di Brunico, quest’anno, ha deciso di mettere le melodie e le canzoni natalizie in primo piano.
All’entrata del piccolo mercatino sarete avvolti da canti natalizi, profumi che vi inviteranno all’assaggio e tante idee artigianali per i vostri regali di Natale. Potrete ammirare anche la bellezza di un telaio molto antico ancora funzionante.
Il mercatino di Brunico si estende anche in via Bastioni, Parco Tschurtschenthaler e nella “Oberstadt”. E’ proprio lì che potrete portare i piccoli a fare un giro sulla Giostra Ecologica. Una giostra che gira senza corrente, solo con la forza delle pedalate del proprietario e i sedili sono ricavati da vecchie gomme d’auto riciclate. Ogni postazione corrisponde a una parola gentile.
A Brunico, ogni casetta gastronomica, ha una specialità che fa solo lei, ed è lì che ho mangiato un buonissimo Gulash in ciotola di pane e bevuto un caldissimo succo di mele.
Da non perdere, inoltre, Heidi che serve nella sua Almhütte CRON-Burger con carne della Val Pusteria e formaggio di montagna mentre allo stand Ofenkartoffel si gustano le patate della Pusteria cotte al forno.
Ho anche scoperto la catena Pur, paradiso dei prodotti enogastronomici made in Alto Adige, d’obbligo una visita!
Bressanone, terza tappa, senza dubbio la più suggestiva.
Siamo arrivati al mercatino quando era già sera e di sera la magia creata dalle luminarie è qualcosa che toglie il fiato. Accompagnate dalla responsabile dell’Associazione Turistica di Bressanone abbiamo visitato il Duomo e poi il mercatino, uno dei più belli della regione.
Il mercatino è incorniciato da un lato dal Municipio, dove è stato creato il calendario dell’Avvento. Ogni finestra ha un numero. Dall’altro dal Duomo e dalla Chiesa Parrocchiale di S. Michele.
Sul fondo della piazza campeggia maestoso Soliman l’elefante. Una enorme riproduzione in legno dell’elefante che passò da Bressanone, illuminata in maniera magistrale.
Abbiamo partecipato allo spettacolo “Il sogno di Soliman”, spettacolo di luci e colori all’interno del Palazzo Vescovile. Uno spettacolo che non potete non vedere se passate di qui, vi lascerà a bocca aperta. Un susseguirsi di emozione generato da uno spettacolare gioco di luci creato dagli agli artisti della luce della società internazionale francese “Spectaculaires – Allumeurs d’Images”. Avete tempo fino all’8 gennaio 2017.
Dopo un bel bicchiere di succo di mele caldo, bollente, siamo andate dritte in hotel, Hotel Elephant****s
450 anni di tradizione, la leggendaria storia del viaggio dell’elefante, da cui l’hotel trae il proprio nome, nonché la famiglia proprietaria, discendente della nota pioniera del turismo Emma Hellenstainer, trasformano questo hotel in un’icona.
Oggi Elisabeth Heiss e suo figlio Michael Falk, che rappresentano la settima e ottava generazione della famiglia, garantiscono un’ospitalità curata in un ambiente di classe, dai moderni comfort e pregevoli opere d’arte. In questo hotel hanno soggiornato in passato anche illustri personaggi, tra cui imperatori, re e principi, artisti e letterati.
Il ristorante dell’hotel ci ha deliziate con piatti della tradizione, materie prime del luogo e ottimo vino dell’Alto Adige.
Ultima tappa, di un tour da ricordare, è stata la bellissima Merano.
Con il suo Mercatino di Natale e la sua bellezza architettonica, ha rapito il mio cuore.
Cosa mi ha rapito di più? Tutto!
Tra i Mercatini di Natale in Alto Adige che ho visto, è il più grande, 60 espositori. Bancarelle a perdita d’occhio. Prodotti artigianali di qualità, belli da vedere e perfetti da regalare, con un ‘ampissima scelta. Stand di prodotti gastronomici fornitissimi. Speck e Brezel a non finire, ma non solo.
Al nostro arrivo al mercatino ci ha accolto la responsabile del Mercatino di Merano Ulrike Pertoll che ci ha guidate nella visita. Siamo state ospiti delle bancarelle di Mein Beck, l’arte della panificazione.
Due bancarelle stracolme di ogni bontà dolciaria e della panificazione. Abbiamo assaggiato un pane ricoperto di formaggio e speck, che solo al ricordo mi viene l’acquolina in bocca. Per non parlare della carne affumicata con la quale farciscono le pagnotte calde appena sfornate. Brezel giganti, classici, al formaggio e tante altre farciture. Infine ci hanno deliziate con l’assaggio di due torte tipiche che mai proverò a rifare a casa per non rovinare il ricordo della loro bontà.
A Merano, oltre a visitare i mercatini potrete portare i vostri bambini nella casetta di Goldy, la mascotte dei mercatini, in Piazza Duomo, all’interno della quale vengono proposte diverse attività dedicate ai piccoli.
Potrete gustare pranzo e cena nelle famose sfere colorate in Piazza Terme alle quali, quest’anno si è aggiunto un nuovissimo stand gastronomico multilivello, dal quale potrete godervi i mercatini dall’alto.
Se volete fare qualche regalino mangereccio vi consiglio di acquistare il Bauernspeck, o speck del contadino, una vera specialità.
Non lasciate la città senza aver bevuto il Golden. Un bevanda calda a base di mele, leggermente alcolica, perfetta per un perfetto aperitivo tra le bancarelle del Mercatino.
I mercatini di Natale in Alto Adige sono da vedere. Mercatini Originali, a misura di famiglia, che permettono di scoprire un territorio, le sue tradizioni, i suoi prodotti, la sua storia. Un territorio che ha fatto dell’ospitalità un punto di forza.
Per me era la prima volta e sicuramente non sarà l’ultima.
Se volete organizzare un week end in Alto Adige vi consiglio di dare un’occhiata alla pagina FaceBook Alto Adige da Vivere oppure al sito Sudtirol e cliccare sui link all’interno del post.
[La prima foto è stata presa dal sito del Mercatino di Bressanone, le altre sono mie]