Benvenuto freddo! Ormai da qualche giorno il freddo è entrato trionfalmente nelle nostre giornate. La luce del mattino ha ceduto il posto ad un’aria pungente. Quando mi sveglio è ancora buio e si respira la classica atmosfera invernale. Non ho più il coraggio di spalancare le finestre, non subito. Aspetto che il sole sorga e la casa si sia svuotata.
In cucina i piatti son sempre più caldi e fumanti, anche per i bambini. Le verdure crude spesso lasciano il posto a quelle cotte. La cottura al vapore è quella che preferisco e poi condisco con olio evo crudo.
Quello di oggi è un menu settimanale molto semplice, con piatti della tradizione, che tutte sappiamo cucinare. Non sono riuscita a preparare un menu elaborato perché a casa la situazione è “difficile”. I bambini sono malati e io non riesco a lavorare come vorrei. Credo che sia comunque un buon menu settimanale da copiare.
Oltre al consueto menu settimanale vi scrivo anche qualche regola da seguire quando ci si siede a tavola con i bambini. Semplici regole per evitare gli errori più banali e comuni, quelli che ci fanno tanto arrabbiare ma che basta poco per risolvere.
Bambini a tavole, errori da evitare:
- NON CHIEDERE MAI “COSA VUOI?”. Coinvolgete i bambini nella scelta del menu ma non fate mai scegliere a loro. Instradate le loro scelte su quello che voi avete deciso di cucinare. Fategli credere che abbiano deciso loro.
- NON LASCIATELI SOLI A TAVOLA. Se mangiano prima sedetevi comunque con loro, non lasciateli soli per fare altro.
- NON SERVITE PER PRIMO QUELLO CHE AMANO DI PIU’. In questo modo non mangeranno il resto.
- NON CUCINATEGLI SEMPRE LE STESSE COSE. Se non li abituate voi a tutti i sapori non lo faranno da soli.
- NON DITE BUGIE. Non cercate di truffarli spacciandogli un cibo per un altro. Se gli state servendo un peperone non fategli credere che sia un pomodoro. Quando io spaccio la carne di pollo per carne di dinosauro volante sto’ solo giocando con loro per rendergli più divertente il pranzo o la cena, non sto’ dicendo una bugia. La carne la servo davvero e loro sanno benissimo che è carne di pollo, solo in quel momento hanno voglia di chiamarla diversamente.
Sembrano regole semplici ma nella realtà metterle in pratica non è facile, io per prima me ne accorgo.