“Carlo alla scuola per draghi” letture 0-5 anni.
L’albo illustrato di cui parliamo oggi è un assoluto capolavoro
[di Alex Cousseau, illustrazioni di Philippe-Henri Turin, Motta Junior 2010]
Carlo è un piccolo drago con due enormi piedi e una spiccata vena poetica. A scuola, mentre i compagni imparano a bruciare i quaderni pagina dopo pagina, lui colma fogli e fogli di versi e pensieri. Quando gli altri cominciano a volare Carlo inveisce contro se stesso, i propri piedoni e le ali troppo grandi, che lo costringono a tornarsene a casa a piedi.
Gli sembra di non essere per niente adatto a questo mondo così crudele e complicato per lui, dove i compagni lo prendono in giro e la maestra sembra non comprendere il suo talento e il suo tormento. Così decide di gettarsi in un vulcano per porre fine alla propria esistenza…ma sul più bello arriva una piccola mosca che diverrà la prima vera amica della sua vita, che lo incoraggia e lo sprona a sfruttare le proprie possibilità, a valorizzare le sue doti.
Ed ecco che finalmente Carlo spiega le sue magnifiche e immense ali dorate e vola. Nel frattempo la maestra e i compagnetti stanno festeggiando la fine della scuola, ma all’improvviso il cielo di mezzogiorno diventa buio: è Carlo che vola in alto mentre declama versi di rivincita e le sue ali sono così ampie da oscurare persino il sole.
Tutti acclamano Carlo, ne ammirano finalmente quelle caratteristiche fisiche che prima trovavano buffe.
Il cielo si riempie di bellissimi fuochi d’artificio. Carlo ha finalmente trovato se stesso.
La storia di Carlo parla di diversità, parla di fiducia in noi stessi e lo fa in maniera delicata e a volte un po’ buffa (come nelle parole del piccolo drago, degne del più lugubre poeta crepuscolare). Questo racconto commovente è affiancato da un apparato di illustrazioni a dir poco spettacolari, un’autentica esplosione di colori che incanta i più piccini, ma affascina anche gli adulti.
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