Quante volte avete sentito dire che se un bambino è allergico al latte vaccino allora gli somministrano latte di asina o di capra?
Immagino spesso, poiché, parallelamente allo sviluppo di allergie al latte vaccino, è aumentato l’interesse nei confronti di latti di altre specie mammifere, tra cui il latte d’asina.
Negli ultimi anni si è dimostrato che:
Il latte di asina, è verosimilmente più simile al latte umano rispetto al latte vaccino e di capra, ma non è adeguato nutrizionalmente nel primo anno di vita.
Il team di esperti del progetto Nutripedia, Informati per crescere, si batte proprio per combattere questo tipo di fake news in tema di alimentazione nei primi 1000 giorni del bambino.
Le esigenze di ogni bambino sono diverse ed è opportuno scegliere un latte specifico.
E’ importantissimo che ogni genitore possa sciogliere i propri dubbio interrogando esperti.
Sul sito Nutripedia, Informati per crescere, c’è la sezione Informati con gli esperti in cui è possibile trovare le risposte alle domande più varie in tema di alimentazione del bambino e gravidanza.
Purtroppo, troppo spesso, i genitori in cerca di risposte ai loro dubbi s’imbattono in informazioni sbagliate e non convalidate dal punto di vista scientifico.
A tal proposito voglio raccontarvi una storia che ho vissuto in prima persona qualche anno fa.
La fattoria dei miei genitori è sempre stata considerata come la “Fattoria dello Zio Tom”. Famosa tra tutti i bambini della zona per avere ogni specie animale immaginabile, beh quasi.
C’era anche un’asina che partorì un asinello. Ricordo che allora si diceva che il latte d’asina potesse andare bene per bambini allergici. Nella mia testa di ragazza, non ancora mamma, pensavo che il latte d’asina fosse un latte con proprietà magiche.
(In collaborazione con Progetto Nutripedia)