A Roccagrumosa, in uno stagno, vive una carpa decisamente molto grossa ma, soprattutto, davvero molto furba. Cicciobalda, questo il suo nome, è così astuta che i pescatori non riescono mai a catturarla e danno ogni volta letteralmente in escandescenze. Forse è colpa anche delle esche che utilizzano (wurstel e formaggio non sembra essere lo spuntino preferito dai pesci), fatto sta che la carpa non si fa prendere.
I suoi amici più cari sono i bambini del paesino, che le vogliono un gran bene, la proteggono e giocano con lei.
I pescatori le provano tutte per mettere le loro grinfie su Cicciobalda e un giorno arrivano alla scelta più estrema: prosciugano l’intero stagno. Lei però ha un rifugio che nessuno conosce e riesce a salvarsi. Quando i bambini la trovano, l’acqua è ormai poca e la povera carpa sta boccheggiando.
Allora, in tutta fretta, la portano via sottobraccio, come una bambola amata e preziosa. E’ così che Cicciobalda conosce la città e vive in una comoda vasca da bagno, anche se per poco.
Il padrone di casa infatti non ammette i pesci tra gli animali domestici e i bambini sono dunque costretti a trovarle una nuova sistemazione, non prima però di averla agghindata come un grazioso albero di Natale.
Quando addobbata, la carpa approda all’acquario comunale e diventa subito oggetto di interesse. Nessuno degli eminenti studiosi che la esamina, infatti, sembra accorgersi che le palline natalizie e le stelle dorate non fanno parte del normale equipaggiamento di una carpa e, scambiandola per una specie fuori dal comune, le danno finalmente una nuova casa, questa volta definitiva, nella vasca dei pesci tropicali.
Questa storia del 1978, ripubblicata dall’emergente casa editrice Lupoguido, celebra la forza che si cela nei sentimenti più puri: quelli dei bambini. La loro innocenza, il loro senso della giustizia e l’affetto che nutrono per Cicciobalda, la salveranno dalla bramosia degli adulti e dalle loro crudeltà, vincendo su tutto.
Un albo che sicuramente non potete fare a meno di leggere ai vostri bambini, oltre che per la storia in sé, anche per le belle illustrazioni, che ambientano la narrazione in uno scenario di sapore quasi nordico, tra uomini allampanati, pescatori che paiono somigliarsi tutti (e forse è proprio così), in una cittadina fatta di case arrampicate le une sulle altre, con un acquario che sembra qualcosa di fantasmagorico e quasi fantascientifico. Troverete di che divertirvi.
Buona lettura!
La grossa carpa Cicciobalda
[Luis Murschetz, Lupoguido, 2018. Età di lettura: dai 3 anni]