Il mio Topino crede ancora a Babbo Natale e spero che questa magia finisca il più tardi possibile. Inizia a sospettare, a fare domande, ma per ora le mie bugie bianche reggono ancora.
E’ un po’ di giorni che continua a parlare dei regali che vorrebbe ricevere.
“Mamma per Natale ordino…”
“Per Natale non si ordina, si scrive quello che si vorrebbe ricevere ma non è detto che arrivi.”
“Perché non dovrebbe arrivare quello che ordino?”
“Perché ordini!!!”
Pensate che abbia smesso di dire “ordino”? Ovviamente no! Lui crede a Babbo Natale, alla magia del Natale ma purtroppo è perfettamente inserito nel consumismo legato al periodo natalizio, tipico della nostra società e dei nostri figli, almeno dei miei. Questo mi rattrista molto ma non gliene faccio una colpa e non la faccio neanche a me come genitore perché sfido chiunque a non farsi in quattro pur di soddisfare i figli. Certo non gli arriverà tutto quello che chiede ma la sua faccia stupita, il suo sorriso sdentato quando scarta i regali sono impagabili.
Credetemi, io cerco di insegnargli i valori più importanti, di fargli capire cosa è giusto e cosa sbagliato, ma il giocattolo è il giocattolo.
Ieri fuori da scuola c’erano dei ragazzi che facevano volantinaggio. Cataloghi di giochi. Io non l’ho preso ma, a tradimento, hanno messo in mano a Topino, che non ha rifiutato, il catalogo. Con un’attenzione indescrivibile (che non usa mai) lo ha sfogliato e risfogliato.
“Mamma ho messo il segno sulle pagine dove ci son i giochi che mi interessano”
“Amore tutto il catalogo è un segno”
“Mamma mi interessano tanti giochi. Mamma qui c’è la lettera da scrivere. C’è posto per la firma della mamma o del papà. Perché dovete firmare voi? Perché va spedita all’indirizzo del negozio?
“La firma è per i piccoli come Rospo credo (sudavo freddo) e va spedita all’indirizzo del negozio perché è uno dei depositi a cui si appoggia Babbo Natale”
“Mamma ma non siete voi che aiutate babbo Natale?”
“Si amore più o meno”
Qui ho riportato solo un’estratto di tutta la lunghissima conversazione. Alla fine ero distrutta, ma orgogliosa di me stessa perché ho tenuto testa ad un 9enne troppo furbo e curioso. Non ha usato la lettere prestampata ma il catalogo si, lo ha usato. Ha scritto lui una bella letterina e per essere sicuro che babbo natale non sbagliasse (per aiutarlo come dice lui) ha ritagliato le foto dei giochi e le ha incollate sulla lettera numerandole.
Una piccola rivincita me la son presa. Sulla lettera ha chiesto di poter adottare un bambino a distanza. Questo sarà sicuramente un regalo che riceverà.