E anche il 2016 è finito.
Tempo di bilanci? No, non per me.
Chiudo pari quindi nessun bilancio.
Preferisco fare un riassunto, qualche riflessione, augurarmi qualcosa e ricordare tanto.
Il mio 2016 è stato uno di quegli anni da archiviare come “anno buono”. Un anno che “se fossero tutti così”.
E’ iniziato viaggiando e finito decidendo. Nel mezzo ancora viaggi, piccoli novità, un lavoro entusiasmante, i figli che sono cresciuti ancora un po’, qualche burrasca, un po’ di incavolature, ma tutto nella norma.
Se il mio 2017 fosse come il mio 2016 io sarei contenta.
Ho viaggiato nel 2016. Per essere una mamma di tre figli, ho viaggiato abbastanza. Prima Parigi, poi SudAfrica, Dolomiti, Lago, Sardegna, Trentino.
Mi auguro che il 2017 mi porti altrettanti viaggi. Viaggiare apre la mente, fa bene all’anima. Staccare la spina per ricominciare. Sì, voglio viaggiare anche nell’anno nuovo. E lo farò, farò di tutto per farlo.
Novità. Qualche piccola novità nel 2016 c’è stata. Niente di grande, di grosso, di drastico e sconvolgente. Piccola e divertente. E va bene così. Mi piacciono le novità, sono sfide per me, ma se non ci fossero non sarebbe un problema. Vuol dire che tutto procede tranquillamente e, al giorno d’oggi, la quotidianità è un gran lusso.
Se il 2017 mi portasse qualche novità credo di essere pronta ad affrontarla nel modo giusto. Con la consapevolezza che i cambiamenti possono essere positivi.
Lavoro. Croce e delizia delle mie giornate. Il mio lavoro è strano. Ruota attorno a un mondo non sempre tangibile. A volte fatto solo di mail, like e followers. A volte fatto di persone vere che lo rendono il miglior lavoro del mondo. Ho preso una decisione importante per il 2017. Inutile spiegarvela adesso, scoprirete tutto prestissimo.
Ho fatto una scelta.
Figli. Tanto amore puro, niente da aggiungere. Crescono e io con loro.
Procedo a tentativi sperando di non fallire. E per il 2017 mi auguro di sbagliare sempre meno e di renderli felici sempre un po’ di più. A ognuno di loro però auguro qualcosa:
A Semuel auguro di riuscire a credere in sé stesso un po’ di più. “Affronta la vita con il sorriso, come fai, non puoi sbagliare”.
A Carlo auguro di riuscire a rimanere così puro il più a lungo possibile.
A Vittoria auguro quello che ha, quello che è, solo un po’ di più.
Puni. Abbiamo affrontato tante burrasche e, nonostante alcune ci abbiano messo in ginocchio, chiudiamo anche questo anno insieme. Forse quel progetto esiste davvero. Forse noi di cose ne stiamo facendo tante e non ci fermiamo mai a guardarle. Forse dovremmo o forse no. Forse a noi va bene così.
Amici. Grande riscoperta del 2016. Quelli veri ci sono stati. Li ho apprezzati e me li porto tutti nel 2017 promettendomi di non perderli di vista un’altra volta.
Tutto il resto? Tutto il resto è il resto, punto.
Buon 2017