Il Libro Senza Figure
[J. B. Novak, Bompiani, 2015. Età di lettura: dai 3 anni]
Un bel libro normalmente ha due grandi caratteristiche: un testo efficace e coinvolgente e immagini spettacolari.J. Novak, attore e scrittore americano, mette invece alla prova lettori e piccoli ascoltatori con un libro privo di figure e con un testo ridotto all’osso. Niente immagini, nulla. Nemmeno in copertina.
Eppure, anche senza di esse e con la presenza di poche parole, questo libro ha da dire moltissimo. Anzi, ci fa dire moltissimo.
Quella di Novak è una vera e propria sfida: si può leggere un libro senza figure e non annoiarsi? Certamente, ma solo se le parole sono interessanti, cosa che qui in un certo senso si verifica, anche se in maniera decisamente non convenzionale.
Mi spiego meglio. Sfogliandolo emerge la vera natura del libro: l’albo, di cui vi consiglio la lettura ad alta voce, prende vita e obbliga chi lo sta leggendo a riprodurre una serie di suoni e di versacci più o meno sgradevoli, a dire tutto, ma proprio tutto, quello che c’è scritto in esso, a fare le voci e ad assecondare ogni volere del libro. A guidare chi legge è la grafica, il colore delle parole, la loro grandezza, il modo in cui vengono scritte. Il lettore dialoga e bisticcia col libro.
Nel bel mezzo di questo autentico delirio di divertimento se ne sta persino una canzoncina che inneggia alle formiche col ragù!
Poi l’albo, coinvolto (e sconvolto) il lettore, sembra trovare un momento di calma e si rivolge all’ascoltatore: “il bambino a cui sto leggendo questo libro è IL BAMBINO PIU’ FANTASTICO DELLA STORIA DELL’UNIVERSO”, perché ha voluto un libro senza le figure, scelta abbastanza inusuale, specie nei più piccoli, sempre bisognosi di vedere e toccare le immagini.
Da questo punto in poi la quiete finisce di nuovo e comincia un’infinita serie di versi e rumori, che l’adulto deve riprodurre fedelmente nell’ilarità generale di chi lo sta a sentire, fino all’ultima pagina, che si conclude proprio con la parola “Fine” (o forse no?).
Il Libro Senza Figure, dice il retro di copertina, “a prima vista è un libro muto e vuoto”.
In realtà questo albo ha soltanto bisogno di un bambino che voglia ascoltare e di un adulto disposto a leggere per accendersi e scatenare veri fuochi d’artificio.
B. Novak ne ha testato “sul campo” l’effetto, leggendolo a un gruppo di bambini (https://www.youtube.com/watch?v=cREyQJO9EPs). Dapprima un po’ dubbiosi e seri, ben presto i piccoli ridono come pazzi, mentre l’autore si cimenta in pernacchie e rumoracci fingendo stupore e sconcerto.
Lo scopo di Novak è quello di dare nuovo valore alle parole, di giocarci, di mettere in moto la fantasia senza ricorrere alle figure, ma stimolando i bambini a creare immagini nella propria mente.
“Al lettore e al futuro lettore”, recita la dedica di Novak, inusualmente collocata alla fine del libro. Come dire: a chi oggi legge e a chi, ascoltando, sentirà la voglia di farlo anche lui un giorno.
Questo albo è un bellissimo esperimento da provare; è un nuovo modo di leggere, non ai nostri bambini, ma con loro; è l’occasione per dimenticare i nostri freni inibitori e sbizzarrirci, tornare liberi e sciocchi e ridere, ridere tanto.
Buona lettura,