Il domatore di foglie
[Pina Irace, Zoolibri, 2014. Illustrazioni di Maria Moya.
Età di lettura: dai 4 anni]
Dicembre è arrivato, l’inverno è ormai alle porte. Ancora qualche settimana e sarà Natale! È arrivato il momento di salutare degnamente l’autunno, con la sua aria fresca e le foglie variopinte.
Quale migliore maniera di farlo, se non con un libro! Il domatore di foglie racconta di un autunno davvero inconsueto.
Tutta la città si è lasciata alle spalle il caldo dell’estate, la gente ha cominciato a indossare cappotti e sciarpe, l’erba nei prati sta ingiallendo lentamente e tutti gli alberi sono carichi di foglie colorate e “fragranti” pronte a cadere.
Il vento autunnale le sta aspettando e quando si lasceranno andare farà fare loro mille piroette e giochi, le porterà lontano, giù e poi di nuovo in alto in una danza senza fine.
Le foglie però non cadono. Il Domatore di foglie, che si presenta puntuale ogni anno per insegnare loro ad abbandonarsi al vento, sembra essere scomparso nel nulla. Gli alberi, stanchi dopo le fatiche della primavera e dell’estate, si lamentano sotto il peso di quella chioma di cui non riescono a liberarsi.
Così cominciano a scrollarsi, a scuotersi, a saltare e dimenarsi, ma le foglie restano testardamente aggrappate. Solo una fogliolina, che sogna di esplorare il mondo sin da quando era gemma, decide di cadere e partire.
Si stacca dalle poderose braccia del suo albero per affidarsi alla carezza del vento, compie piroette e virate, volteggia nell’aria disegnando cerchi invisibili, ondeggia morbidamente sorvolando prati e palazzi, sale su fino al cielo, scende in picchiata verso l’erba, per poi risalire ancora più in alto di prima.
Nella sua bellissima danza non manca di richiamare l’attenzione delle altre foglie, le incoraggia a staccarsi dai rami e a unirsi a lei.
Le sue sorelle, prima a una a una, poi in folti gruppi, cominciano “a fremere come tante manine che salutano prima della partenza” e piano piano gli alberi si ritrovano finalmente spogli, liberi e pronti per il riposo invernale.
E il domatore di foglie? A quanto pare ha cambiato mestiere. O forse non proprio. Lascio a voi scoprirlo!
Il testo ha momenti di grande poeticità, le illustrazioni ci fanno sentire il fruscio delle foglie che ondeggiano, il soffio leggero del vento, la pace e la calma che pervade la natura dopo la frenesia dell’estate.
Un albo bellissimo per parlare ai bambini del susseguirsi delle stagioni e delle piccole meraviglie della natura; per riscoprire il gusto di quei momenti di quiete in cui tutto sembra fermo, ma nei quali, in realtà, tutto si prepara a nascere di nuovo.
Buona lettura!