Ho conosciuto la Fondazione Francesca Rava – NPH Italia per la Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia, grazie all’iniziativa In Farmacia per i bambini. Ho scoperto così cosa vuol dire dedicare una vita per far del bene ai più deboli. Come ha fatto Mariavittoria Rava che nel 2000, a seguito della morte della sorella Francesca, ha dato vita alla Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia.
La Fondazione aiuta l’infanzia in condizioni di disagio in Italia e nel mondo tramite sostegno a distanza, progetti e attività di sensibilizzazione sui diritti dei bambini e volontariato. Rappresenta in Italia N.P.H. – Nuestros Pequeños Hermanos (I nostri piccoli fratelli), organizzazione umanitaria internazionale, che dal 1954 salva i bambini orfani e abbandonati nelle sue Case ed ospedali in 9 paesi dell’America Latina, (Messico, Guatemala, Honduras, Nicaragua, El Salvador, Perù, Bolivia, Repubblica Dominicana, Haiti) con il motto “un bambino per volta, dalla strada alla laurea”.
Sostegno a distanza con la Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia: cos’è e come funziona
Sentiamo spesso parlare di adozione a distanza, ma di cosa si tratta?
Con l’adozione a distanza con la Fondazione Francesca Rava è possibile permettere ad un bambino orfano, abbandonato o in disperato bisogno, di essere accolto nelle Case NPH in America Latina o nelle Scuole di strada St. Luc in Haiti e di ricevere, attraverso una donazione periodica e continuativa acqua, cibo, istruzione, cure mediche, l’amore di una grande famiglia e creare con lui un legame determinante nel suo recupero. Gli diamo la possibilità di crescere nella sua realtà con il nostro aiuto.
Si sente spesso parlare di “adozione” – più che di “sostegno” – perché quella che si attiva è a tutti gli effetti una relazione di attenzione, supporto e corrispondenza fra un donatore, che diventa padrino o madrina, e il bambino, figlioccio. I padrini sono così “sostenitori” della sua crescita ed educazione, come fanno i genitori naturali con i propri figli, vivendo con loro ogni giorno.
La vita dei bambini e ragazzi accolti nelle Case NPH
Le Case NPH sono come un villaggio in miniatura o meglio un “campus universitario” dove si cerca di ricreare l’ambiente e un clima di una vera famiglia: ci sono numerose piccole case, ognuna con un suo nome, dove i bambini, a gruppi per età e sesso, mangiano e dormono, e intorno ad esse la scuola, con i programmi riconosciuti dal Governo locale, aperta anche ai bimbi poveri dei dintorni, l’ospedale o clinica medica, la chiesa, la fattoria e le coltivazioni per il loro sostentamento, un campo da calcio o da basket, il cimitero. Al mattino i bambini frequentano la scuola, nel pomeriggio studiano, giocano e lavorano, proporzionalmente alle loro capacità; fanno turni in cucina, nei campi, nella fattoria, aiutano i più piccoli a vestirsi e nei compiti e non dimenticano chi è meno fortunato di loro: a turno visitano carceri, ospedali, ospizi portando gioia con il loro coro.
L’istruzione è una priorità. È uno degli strumenti più importanti che si può offrire ai bambini per rompere il cerchio della povertà che li circonda, aiutandoli a diventare degli adulti indipendenti.
A tutti i ragazzi, al termine degli studi, è richiesto un “anno di servizio” presso una struttura N.P.H.: è questo un modo per contraccambiare il sostegno ricevuto continuando ad aiutare i propri “fratellini”. L’assistenza è affidata a collaboratori locali chiamati dai bambini “Tìos” cioè “Zia” e “Zio” e a volontari di tutto il mondo.
I pequeños, come figli di famiglie normali, escono dalla casa N.P.H. quando hanno imparato una professione e sono pronti ad affrontare la vita con le proprie forze. Molti di loro oggi sono laureati e sono presenti in tutti i livelli sociali e professionali; tanti hanno deciso di rimanere e di prestare la loro opera a favore di NPH.
Sono presenti coltivazioni di frutta e verdura e fattorie con allevamento di animali, laboratori professionali con lo scopo di garantire l’autosufficienza della Casa, la qualità dei prodotti e bassi costi di approvvigionamento.
L’attivazione del sostegno a distanza con la Fondazione Francesca Rava è molto semplice e con € 26 al mese, meno di un caffè al giorno, è possibile garantirgli un supporto immediato e la possibilità di costruirsi un futuro migliore.
- Basta andare su adozioneadistanza.fondazionefrancescarava.org, compilare il modulo di attivazione dell’adozione a distanza oppure chiamare il numero 02.54122917 o scrivere una mail a padrini@nph-italia.org
- L’ufficio Padrini appena riceverà la richiesta, assegnerà un bambino o bambina e invierà a casa una cartellina con foto e informazioni sulla sua vita e sulla Casa NPH in cui vive.
- La donazione può essere effettuata con frequenza mensile, semestrale o annuale.
Dopo questi passaggi l’adozione a distanza è attiva.
Chi sostiene a distanza ovviamente non è un “bancomat”: riceverà una corrispondenza dal bambino adottato a distanza, verrà reso partecipe della sua vita, dei progressi e di eventuali problemi. Ogni padrino e/o madrina può scrivere al proprio bambino e, se lo desidera, incontrarlo e conoscere la realtà in cui vive, partecipando a uno dei campus solidali che la Fondazione organizza nelle Case NPH, o concordando prima con l’ufficio padrini la visita e le modalità.
È possibile, inoltre, leggere le testimonianza di chi ha già vissuto questa esperienza speciale, sul sito adozioneadistanza.fondazionefrancescarava.org
Post in collaborazione