Quando hai quasi 9 anni le compagna di classe non si chiamano per nome, sono le “Femmine”, e quando un maschio è invitato alla festa di compleanno di una femmina la questione è seria. Molto più seria se questo maschio è il più gettonato della classe, drasticamente seria se il maschio in questione è tuo figlio, nonchè oggetto del desiderio della femmina-festeggiata, migliore amica della femmina desiderata.
Per una mamma di maschi (tra poco anche di femmina, sia chiaro!) non è facile affrontare i preparativi alla festa della femmina. Prima di tutto bisogna decidere se partecipare o meno. Scelta studiata ovviamente con gli altri maschi. Se il Consiglio delibera positivamente allora bisogna pensare al regalo. Non un regalo qualunque, ovvio, un regalo con determinate caratteristiche. Non devono esserci cuori, di nessun genere, forma o colore. Niente fiori. Niente colore rosa. Adesso ditemi voi com’è possibile comprare un regalo ad una femmina con queste caratteristiche o meglio senza le caratteristiche elencate!!! Il maschio c’è riuscito. In tre secondi avevamo il regalo e il biglietto (ovviamente bianco senza scritte). Ho cercato di dire qualcosa ma la sua risposta non mi ha dato diritto di replica.
Questo è lo scenario pre-festa, quello festa invece, mi ha fatto morire dal ridere! Mi ha fatto sorridere vedere il mio quasi 9enne alle prese con le coetanee e le prime simpatie. Mi ha fatto “strano” e tanta tenerezza vedere atteggiamenti, sentire parole, che fanno parte della normale crescita di tutti, ma che quando si tratta di tuo figlio è diverso. Le vivi in modo diverso, come se fossi l’unica mamma al mondo a vivere quelle situazioni.
Mentre lo guardavo giocare e relazionarsi con gli altri univo i pezzi del puzzle. Aveva scelto la sua tuta preferita e messo le scarpe da ginnastica più belle perchè alla festa della femmina c’era anche l’altra Femmina, quella “preferita”. “Mamma J. mi ama. Me l’ha detto V. che gliel’ha detto J. Anche io la amo!”, il gioco è fatto, semplice no?!? Si guardavano, si scrutavano. Con molta furbizia si avvicinava alla Femmina per parlare, lei non aspettava altro, due secondi non di più. Il figo di turno non può farsi vedere interessato ad una femmina, perderebbe la sua reputazione, ma quanto gli costava!!!
Ovviamente a me lanciava delle occhiate di nascosto come per dirmi “Mamma fatti i fatti tuoi e non commentare quando torniamo!”. Così ho fatto, ma che voglia di ridere, non potete immaginare! A metà festa ho tolto il disturbo, l’ho fatto felice ne son certa! Quando son tornata a prenderlo la situazione era più rilassata. Si muoveva disinvolto con i suoi scagnozzi al seguito e le femmine che li osservavano.
Era stanchissimo! Avrei voluto fargli mille domande, volevo capire, ma l’unica cosa che son stata capace di dire è stata: ” Adesso ti lavi poi fai i compiti di scienze”. Sono la sua mamma, non la sua amica!