Un’estate lunghissima, un’estate qualunque, un’estate come tante ma questa è stata la mia Estate. Quella con la E maiuscola, quella che ha lasciato un segno indelebile, quella che ha cambiato qualcosa.
Ogni estate vi racconto quanto mi arricchiscano le vacanze. Ogni anno vi racconto le mie vacanze mentre le vivo. Anche quest’anno è andata così. Ho postato foto, raccontato cose, condiviso video. Una cosa in più però l’ho fatta…
Io, questa estate lunghissima, l’ho vissuta per davvero!
Ho condiviso i miei momenti solo dopo averli vissuti, assaporati, goduti.
Solo quelli che ho voluto, quelli importanti li custodisco nel cuore.
Non è scontato, neanche banale.
Pensateci bene.
E’ stata l’estate del “chissenefrega“. Se tutto non è perfetto va bene lo stesso e mai avrei immaginato di portelo pensare.
E’ stata l’estate dei non programmi. Programmare è celebrale. Non programmare è rilassante.
E’ stata l’estate del “va bene così“. Dei costumi scoloriti, degli abiti da spiaggia, dei capelli con ricrescita, delle unghie senza smalto, della faccia senza trucco, che tanto… va bene così!
E’ stata l’estate del progetto. Il nostro. L’ennesimo. Grande. Unico.
E’ stata l’estate dei bambini. Dei giochi in spiaggia, dei pedalò, della sabbia ovunque, dei piedi scalzi, petto nudo, capelli bagnati, sale sulla pelle, mai stanchi e tanto felici.
E’ stata l’estate degli amici. Quelli vecchi e quelli nuovi. Delle loro vite, diverse dalle nostre, che ci arricchiscono sempre un po’ di più.
E’ stata l’estate del mio corpo. Sì, lui. Quello che è così e va bene!
E’ stata l’estate che mi serviva. A ricaricare le batterie, a farmi tornare la voglia di fare quello che faccio.
E’ stata una lunghissima estate che è volata via, come tutte le cose speciali.
E’ stata quell’estate che capita una volta nella vita e devi essere pronta a viverla altrimenti
passa e non ripassa.