Essere fratelli è meglio che essere supereroi, sempre!
Lo so io che sono la prima di tre fratelli. Non lo sa Semmy che è il primo di tre fratelli. Lo capirà. L’unica cosa che capisce adesso è che essere il fratello maggiore, ma soprattutto avere dei fratelli, non è per niente facile. E io, da sorella maggiore, lo so bene.
I fratellini s’illuminano d’immenso quando lo vedono. Aprono gli occhi la mattina e chiedono di Semmy. Se lui non è in casa lo cercano. Se lui è in casa non lo lasciano in pace un attimo. Vogliono stare con lui, sempre. Nella sua camera. Vicino a lui sul divano. Nel suo letto. Giocare con lui.
Diventare il fratello maggiore è una responsabilità grande. Significa dover sempre dimostrare di essere un po’ più grande dei tuoi fratelli anche se sei piccolo.
Diventare fratelli, in generale, è una responsabilità grande ma è anche una delle gioie più grandi che possano accadere nella vita. E si capisce solo crescendo.
Il rapporto tra fratelli è complicato, unico. Non c’è spazio per gli altri. Neanche per i genitori che possono solo fare da spettatori. Esistono dinamiche tra fratelli che solo loro possono capire e gestire. Sono complici, si capiscono al primo sguardo, si difendono, si proteggono, litigano spesso e si amano sempre un po’ di più.
Non è stato facile, per Semuel, diventare fratello. Non è stato facile dover dividere e condividere tutto ciò che era solo suo, con altri, la mamma su tutto. Altri non qualsiasi. Altri che erano diventati vita della mamma (della nonna e di tutto il resto della famiglia) proprio come lui. Con la stessa importanza. Amati nello stesso modo.
Ci sono state crisi violente, periodi bui, momenti di sconforto in cui ho pensato di aver sbagliato tutto. In questi momenti una sola convinzione mi ha aiutata ad andare avanti. Aver dato dei fratelli a Semuel, a Carlo e a Vittoria, è stato il regalo più grande che io potessi fargli perché…
Essere fratelli è meglio che essere supereroi, sempre!
Li guardo da soli, insieme, mentre giocano e mentre litigano. Mi arrabbio, intervengo, li lascio fare e penso che se tornassi indietro rifarei tutto, nonostante tutto.