Contagio dell’influenza
[Esiste un argomento migliore, in questo periodo, per inaugurare la rubrica RICOMINCIODALPEDIATRA? Direi di no. Oggi Il Dr Varrasi ci spiega come avviene il contagio, così possiamo correre ai ripari]
Nelle persone infette il virus influenzale si trova nella saliva e nel muco delle vie respiratorie e può penetrare nell’organismo attraverso la bocca, il naso e gli occhi. Il virus si trasmette da una persona all’altra attraverso le microscopiche goccioline di saliva che ciascuno di noi emette quando parla o tossisce; anche il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie infette è una fonte di contagio. Fra bambini piccoli, un ruolo importante può avere lo scambio di ciucci, giocattoli o indumenti da poco insalivati.
Gli ambienti chiusi, sovraffollati e con uno scarso ricambio d’aria sono quelli in cui più facilmente si diffonde l’influenza, per una maggior facilità ad entrare in contatto con i virus eliminati dai soggetti infetti. I luoghi più a rischio sono perciò:
- asili nido
- scuole
- negozi
- supermercati
- centri commerciali
- ristoranti
- pizzerie
- pub
- cinema
- discoteche
- autobus
- treni
Quindi, il contagio avviene esclusivamente dal malato al sano: non è possibile ammalarsi per interposta persona. Per la stessa ragione, il freddo o i colpi d’aria non hanno un ruolo nella trasmissione della malattia. Il malato è contagioso già nelle 24 ore precedenti l’inizio dei sintomi. Questo significa che il virus può essere trasmesso anche da persone apparentemente sane.
Il soggetto “influenzato” rimane contagioso per circa una settimana, con un massimo di contagiosità che coincide con i primi giorni. Il periodo di incubazione, cioè il tempo che passa fra il contagio e l’inizio dei disturbi, è di 1-4 giorni.
La fase acuta ha una durata 4-5 giorni e normalmente i sintomi scompaiono completamente nel giro di una o due settimane.