Quante volte vi hanno fatto questa domanda? Quante volte ve l’hanno fatta per sapere davvero come state? Quante volte hanno davvero ascoltato la risposta? Tante, troppo!
Io ciclicamente vi chiedo, ad ognuno di voi, come stai? Lo chiedo a voi per chiederlo a me. Per fare un bilancino di come stanno andando le cose. Ve lo chiedo e, me lo chiedo, quando c’è qualcosa che non va.
Mentre mi leggete io sono in Sudafrica con il Puni, senza figli. Un viaggio premio, inaspettato, che cade a puntino in un periodo molto “pesante”. Chi sta meglio di me? Forse voi, forse tanti altri. Non serve un viaggio per stare bene. Bisogna stare bene nella quotidianità, quello è il vero lusso.
Per me è trascorso un periodo di grande stanchezza. Di dubbi, di riflessioni. Tante domande per la testa, poche risposte. Tante tensioni. Tante cose che non sono andate nel verso giusto. Diciamo il classico periodo di “cacca”. E’ passato? Lo spero. Sembrerebbe di sì. Però non tutto il male vien per nuocere perché questo periodo così tosto mi ha fatto capire, ancora una volta, che stavo sbagliando.
Spesso le crisi aiutano a capire che serve una svolta. A me capita spesso. Anche a voi?
Adesso sto meglio, ho capito quello che voglio cambiare e ho già iniziato a lavorare in questo senso. Sul lavoro e nella vita privata. Sono più serena perché so cosa devo e cosa non devo e non voglio fare.
E adesso tocca voi. Raccontatemi, sfogatevi e rispondete sinceramente :
Tu come stai?
Buona settimana!