Ha indubbiamente dei vantaggi enormi, ma come organizzare il lavoro da casa in modo da essere produttivi ed efficienti? Chi lavora da casa è spesso invidiato da chiunque sia costretto a recarsi in un ufficio: non dover effettuare spostamenti fa risparmiare tempo e riduce lo stress, la gestione delle proprie faccende familiari è più agevole, e ovviamente si guadagna in termini di comodità e serenità.
Ma non è tutto oro quel che luccica: i vantaggi nascondono altrettante insidie che possono minare la produttività e l’efficienza, rendendo inutili intere giornate di lavoro.
Essere circondati dai comfort della propria casa aumenta le fonti di distrazione, la tendenza a non curare la propria immagine e a vivere in pigiama porta a sottovalutare l’importanza del lavoro e influisce sull’efficienza, e spesso conciliare la sfera professionale e quella privata risulta impossibile, finendo per danneggiarle entrambe.
Fortunatamente però di espedienti per evitare di incorrere in questi errori e di far colare a picco la propria produttività ce ne sono, e di seguito abbiamo raccolto i tre più importanti ed efficaci.
Come organizzare il lavoro da casa: occorrono un ambiente di lavoro salutare e un’attrezzatura adatta
Prima di imparare a correre, bisogna saper camminare. Il primo passo fondamentale per aumentare la propria efficienza quando si lavora a casa è ritagliarsi uno spazio unicamente nostro dove poter svolgere la propria attività al sicuro da distrazioni e questioni personali.
Prendete una scrivania tutta per voi, se possibile in una stanza che i vostri familiari riescano ad evitare o comunque a mantenere in silenzio, e arredatela con qualcosa che vi invogli a trascorrerci tante ore, da una piantina ad una foto col proprio partner.
È fondamentale anche prendersi cura di sé stessi, vestirsi bene e darsi un contegno, perché di solito le attività che si fanno in pigiama e trasandati sono quelle futili, che svolgiamo con leggerezza, ed è fondamentale non far rientrare il lavoro in questa categoria.
Ovviamente assicuratevi di avere tutta un’attrezzatura adatta e a portata di mano. Utilizzare un computer non abbastanza potente che ha bisogno di ore per funzionare correttamente, o dover cambiare ogni tanto stanza per prendere qualcosa sono tutte perdite di tempo da evitare.
Impara a gestire i tempi, senza escludere nulla dell’equazione
Svolgere la propria professione a casa necessita di un grande equilibrio: non si può unicamente lavorare senza pause fino al momento in cui si va a dormire, né intervallare un’ora di produttività a due di cura della casa. Spezzare eccessivamente i propri ritmi è solo deleterio.
Perciò è fondamentale fissare degli orari e dare una struttura alla giornata: decidete a che ora iniziare e finire di lavorare, scegliete una pausa pranzo di una durata adeguata e non eccessiva (ma neanche troppo risicata!) e che vi consenta il più possibile di stare un po’ a contatto con i vostri familiari, e ogni tanto concedetevi una breve sosta, anche solo per prendere una boccata d’aria alla finestra, bere un sorso d’acqua o riposare gli occhi.
Solitamente l’attenzione tende a diminuire dopo 45 minuti. Ovviamente non escludete nulla da questa valutazione: ogni tanto potrebbe esserci bisogno, o necessità, di un break un po’ più lungo, per una problematica sorta in famiglia, un impegno fisso o anche solo per due chiacchiere con un parente. È bene separare questi due ambiti della propria vita, ma sporadicamente fa bene anche parlare un po’ con qualcuno. D’altronde, rispetto al lavoro d’ufficio, non si ha la possibilità di socializzare con i colleghi.
Una volta stabiliti gli orari, create una tabella di marcia del vostro lavoro: individuate gli obiettivi da portare a termine in un certo lasso di tempo, come una settimana, e ripartiteli nelle varie giornate in base all’impellenza. Non dovete per forza portare a termine un compito in un’unica giornata, potete anche dedicarvici in più momenti, combattendo quindi la monotonia.
Concedete più tempo alle attività più importanti, e svolgetele di mattina, a mente lucida e riposata, lasciando quelle meno impegnative al pomeriggio. Tutto ciò vi renderà più efficienti, vi darà un ritmo, ed eviterà di farvi finire sotto pressione perché magari ci si è ridotti all’ultimo momento per una scadenza, ma allo stesso tempo vi spronerà ad essere più produttivi man mano che si avvicina il momento di passare da un punto della vostra tabella di marcia al successivo.
La mente è importante quanto il corpo
Nessuno è una macchina: come accennato prima, quando si decide a che ora finire di lavorare, è importante che si finisca davvero di farlo, soprattutto quando manca un distacco netto tra propria abitazione e l’ufficio.
Portare le questioni professionali al di fuori dell’orario ad esse dedicato porta inevitabilmente a non godersi nessun altro aspetto della propria vita, a trasformare il lavoro in un incubo, finendo per odiarlo, e ad essere costantemente preoccupati, stressati e di cattivo umore. E nessuno può lavorare bene in queste condizioni.
Quindi quando si stacca dalle proprie mansioni, è importante pensare ad altro, prendersi cura di sé stessi e della casa, concedersi del tempo per le proprie passioni ed i propri affetti, fare attività fisica, stare all’aria aperta o anche solo passare una serata a scrollare la home di Instagram e a divorare il catalogo di Netflix.
Sembra poco importante, spesso è un aspetto trascurato, ma è fondamentale: se non c’è equilibrio tra dovere e piacere, ne risentono entrambi.
E il discorso è valido anche all’inverso: quando si lavora in casa, dove distrarsi è molto più facile, bisogna tenersi alla larga dai social, spegnere il cellulare (a meno che non ci serva per scopi professionali, e in tal caso sarebbe consigliabile avere due linee separate) e chiedere ai familiari di rispettare i propri orari di lavoro quanto più possibile. Le emergenze possono capitare, ma non devono diventare distrazioni sistematiche e superflue.
Come ultimo consiglio, si deve sempre ascoltare il proprio corpo e la propria mente: se non si è alle dipendenze di nessuno, e non ci sono scadenze che incombono, va bene anche concedersi una mattinata di pausa quando ci si sveglia con un mal di testa lancinante o dopo aver ricevuto notizie particolarmente spiacevoli. Meglio risolvere prima i propri problemi e lavorare in modo proficuo solo di pomeriggio, che passare tutta la giornata a tormentarsi per altre questioni finendo per produrre poco e male.