PRIMO GIORNO…
Sarà difficile diventar grande
Prima che lo diventi anche tu
Tu che farai tutte quelle domande
Io fingerò di saperne di più
Sarà difficile
Ma sarà come deve essere
Metterò via i giochi
Proverò a crescere
(13 settembre 2010. Il suo primo giorno di scuola)
Oggi non ho niente da dire. Oggi spengo il cervello perché il cuore non lascia spazio alla ragione.
Il punto è che mentre voi mi state leggendo io sono con lui, lo sto accompagnando ad un appuntamento importante, uno di quelli che ricordi per sempre. Lo ricorderò io, perché le mamme ricordano tutto. Lo ricorderà lui, perché diventa un po’ più grande.
Oggi è il primo giorno della prima media…
Non ho mai immaginato questo giorno. Non si possono immaginare giorni così. Si, si possono immaginare, è vero, ma non saranno mai come la realtà.
Lo osservo ogni giorno, vedo i suoi cambiamenti, sono consapevole che sta camminando per la sua strada ma è difficile accettare la sua indipendenza. È difficile lasciarlo andare. Tanto facile da dire quanto terribilmente difficile da fare.
Non avrei mai pensato di provare emozioni così violente. Sono sempre stata una mamma paladina dell’indipendenza. Ho sempre pensato che fosse giusto lasciarlo camminare con le sue gambe, che fosse giusto lasciarlo andare… ma che fatica accettarlo quando accade davvero!
Credo, fino ad ora, di aver fatto un discreto lavoro. È ragazzino in gamba, se la cava in tante situazioni e io ne sono orgogliosa. Però, a volte, in certe situazioni (tipo questa) capita che abbia la sensazione di mentire a me stessa.
La verità è che ho tanta paura che la sua indipendenza lo allontani da me. Ho paura di non essere lì quando avrà bisogno di me. Di non avere la parola giusta al momento giusto. Di non saper rispondere alle sua domande e non capire i suoi dubbi.
Sarà difficile
Lasciarti al mondo
E tenere un pezzetto per me
E nel bel mezzo del
Tuo girotondo
Non poterti proteggere
Sarà difficile
Ma sarà fin troppo semplice…
Ho paura di perdermi tanti suoi momenti che non torneranno più… E’ la vita!
Mentre scrivo lui è qui, vicino a me, gomito a gomito sul letto. Io con il mio iPad e lui col suo. Parla, lo sento, anzi lo ascolto, perché ridiamo di quello che dice. Sta tentando di aggiungere una emoji alla tastiera. Io questi momenti li pretendo, non voglio lasciarli andare con lui…
Buon lunedì