Berta è una lucertola e come tutte le lucertole ama la luce e il calore del sole. É di un bel colore verde acceso, ma è anche un pochino marrone. Le piacciono i fiori e stare a crogiolarsi su di essi durante le belle giornate. Come qualunque altra lucertola, anche lei la sera si ripara nella sua tana. La notte non le piace, la impaurisce: è fredda, è buia, ma, soprattutto, lei della notte non sa nulla, se non che il sole non c’è e quindi per le lucertole è meglio trovarsi al sicuro.
Una sera però, in maniera imprevista, cala la sera senza che Berta ci faccia troppo caso. É tardi per rincasare, stanno piano piano calando le tenebre. Immobile e impotente, Berta aspetta. Proprio quando si teme il peggio però, nel momento in cui non si vede alcuna via di uscita, quando ci si trova di fronte a una situazione che non conosciamo e che non abbiamo mai affrontato, le cose possono andare diversamente da ogni nostra previsione e arrivare persino a stupirci.
Berta solleva il capino e si accorge che il cielo nero in realtà non è pauroso, bensì incantevole. Una delicata luce lo illumina col suo candore. Berta sta vedendo per la prima volta la luna.
Subito dopo altre piccole luci si accendono, una qui, una là. Le stelle sono venute a farle compagnia. La paura è passata. Arriva invece il sonno, un sonno sereno in una notte tranquilla, rassicurante, splendida, sconfinata. Non è una notte qualunque: è la “Notte stellata” di Van Gogh.
L’immagine letteralmente ci cattura. Siamo lì, accanto a Berta, ci accoccoliamo accanto a lei tra i sassolini.
Arriva il mattino, ritorna il sole e con il suo arrivo Berta si desta e si dedica alle attività di sempre: si scalda, scodinza, zampetta, assaggia i fiori.
L’illustrazione si mescola ad altre tecniche, tra le quali il collage, con l’uso di foto ritagliate e posizionate ad arte per ricreare l’ambiente entro cui Berta si muove.
Tutto è vivido, brulicante di vita, colorato, vero, vicino a noi. Ne siamo inglobati e ce ne sentiamo partecipi. Quando arriva sera Berta non si lascia distrarre e si infila per tempo nella sua comoda tana, al riparo dal freddo. Tutto è come prima, anzi no. Berta ora non ha più paura della notte. A farle da coperta, c’è una splendida, lussureggiante notte stellata.
Amo le storie di Artebambini, la grandissima abilità messa in campo dai loro autori e dai loro illustratori nel giocare con le immagini, i testi profondi, ma asciutti.
Poche parole, quelle essenziali, che sanno rapirti e portarti oltre, che sono in grado di aprire finestre su altri mondi e altri concetti, più elevati e nobili di quanto potesse sembrare a un primo sguardo distratto.
La storia di Berta mi piace particolarmente, perché parla di coraggio e allo stesso tempo di prudenza. Berta è distratta, non si accorge che sta scendendo la notte e così si trova costretta ad affrontarla. Dimostra coraggio, forza d’animo. Non ha molte scelte, è vero, ma non si fa prendere dal panico.
Allo stesso tempo però, sa benissimo che è giusto che di sera le lucertole rientrino nella tana. Si dimostra saggia, accorta. Ha conosciuto la notte, ma non ritenta la sorte. Ne porta con sé il ricordo e la consapevolezza che non tutto ciò che non conosciamo è destinato a nuocerci.
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Buona lettura