L’estate è la mia stagione preferita.
Adoro la libertà che porta con sé.
Adoro, soprattutto, i bambini scalzi e in costume tutto il giorno.
Una maglietta, sempre quella, tanto non si sporca mai.
Piedi nudi sulla sabbia, pelle scaldata dal sole.
Sempre in acqua e mai stanchi.
Le gote rosse perché alla fine non ce la fanno più.
Sì, per me l’estate è selvaggia, libera, spensierata.
I miei figli si rigenerano e io sono tranquilla.
Questa tranquillità nasce dalla sicurezza che mi dà la giusta protezione al sole.
Li lascio liberi di stare al sole tutto il giorno, ma non mi dimentico mai di proteggerli!
Il sole è un amico dei bambini, favorisce la calcificazione delle ossa, perché attiva la vitamina D presente sulla pelle. Ma l’esposizione al sole durante le vacanze estive può essere nociva e deve quindi seguire alcune regole, soprattutto per i bambini più piccoli, in cui la pelle è molto delicata e particolarmente sensibile alla disidratazione.
Inoltre una buona protezione dal sole durante l’infanzia costituisce un’ottima forma di prevenzione contro i tumori della pelle nell’età adulta che sono strettamente associati con l’esposizione solare intensa e intermittente durante l’infanzia e l’adolescenza.
Il rischio è collegato alla durata di esposizione a pelle scoperta e alle scottature solari subite.
Occorre sapere che i raggi del sole non sono tutti uguali:
si dividono infatti in ultravioletti (UV-A ed UV-B) ed in infrarossi.
I primi stimolano la produzione di un pigmento colorato contenuto nella pelle, la melanina, in grado di scurire la cute. Sono in particolare gli ultravioletti di tipo A (UV-A) che, raggiungendo lo strato più profondo della pelle, il derma, sono in grado di abbronzarci mentre gli UV-B si fermano negli strati più superficiali, provocando la dilatazione dei capillari e, alla lunga, determinando arrossamenti ed irritazioni della cute.
I raggi infrarossi invece scaldano la pelle senza abbronzarla e, amplificando l’azione dei raggi ultravioletti di tipo B, aumentano la possibilità di scottature ed eritemi.
Cosa fare?
Ho chiesto al mio pediatra perché sono sempre stata molto sensibile al problema, avendo avuto, purtroppo, problemi in famiglia.
In linea generale, è bene evitare o limitare l’esposizione al sole nelle ore più calde della giornata, cioè fra le 11.00 e le 16.00, quando i raggi del sole colpiscono la terra perpendicolarmente e risultano più intensi.
Se ciò non è possibile si devono utilizzare un cappellino a tesa larga e una maglietta di cotone.
E’ necessario lasciare alla pelle il tempo di abituarsi al sole e comunque proteggerla con filtri solari a fattore di protezione elevato.
Garnier Ambre Solaire, l’esperto della protezione per pelli sensibili di adulti e bambini, è una linea appositamente pensata per proteggere la pelle dei più piccoli con le seguenti caratteristiche:
- Protezione solare alta (50 o 50+)
- Protezione dai raggi UVA, UVB e UVA lunghi, responsabili di scottature, eritemi e – nel lungo periodo -addirittura del melanoma
- Prevenzione del foto-invecchiamento causato dai raggi infrarossi
- Ipoallergenica, senza parabeni, senza coloranti
- Testata sotto controllo dermatologico e pediatrico
- Non unge e resiste all’acqua
Le due novità della linea Advanced Sensitive Kids sono:
Spray Anti-Sabbia:
- Tutta la protezione avanzata della Linea Advanced Sensitive (Contro i raggi UV e alcuni effetti degli infrarossi; Ipoallergenico, senza parabeni, senza coloranti)
- La sabbia non si appiccica! Addio effetto cotoletta: lascia che i tuoi bambini giochino liberamente per la spiaggia
- Resistente all’acqua
- Senza profumo
- Non unge
Latte pelle bagnata:
- Tutta la protezione avanzata della Linea Advanced Sensitive (Contro i raggi UV e alcuni effetti degli infrarossi; Ipoallergenico, senza parabeni, senza coloranti)
- Con questo latte puoi applicare direttamente la crema solare sulla pelle bagnata del tuo bimbo senza doverlo prima asciugare: basta rincorrerlo dopo ogni tuffo per riapplicargli la crema
- Molto resistente all’acqua (fino ad 80 min)
- Non unge
Garnier sostiene la Lega Europea contro il Cancro e insieme ad essa promuove i comportamenti corretti per proteggere la pelle dei bambini:
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- Applicare una protezione solare con alto indice di protezione e resistente all’acqua
- Non esporre i bambini al sole durante le ore più calde, in particolare tra le 11 e le 15
- Ricordarsi di proteggere i bambini, oltre che con la crema solare, con un cappellino, una t-shirt e degli occhiali
Ricordarsi di ripetere l’applicazione della crema solare frequentemente e sempre dopo aver fatto il bagno. Prestare attenzione alle zone più sensibili come orecchie, naso e piedini.
Meglio esporsi al sole con cautela, iniziando con 5 minuti e poi aumentare l’esposizione ogni giorno di alcuni minuti.
Attenzione alle giornate nuvolose perché i raggi ultravioletti (soprattutto UV-B) filtrano anche attraverso le nuvole e non solo abbronzano poco, ma è più facile che provochino scottature.
Rammentare che i filtri solari perdono le loro proprietà con il passare del tempo e quindi non andrebbero riutilizzati se avanzati dall’anno precedente.
I bambini non devono stare fermi al sole.
Se si muovono, l’angolo delle radiazioni cambia continuamente in rapporto alla pelle e si allontana il rischio delle scottature.
Inoltre bisogna far bere spesso i bambini e alla fine della giornata è importante reidratare la pelle con un doposole.
Se il bambino sguazza nell’acqua gran parte del giorno, è opportuno usare filtri solari resistenti all’acqua e rinnovare spesso l’applicazione (l’acqua aumenta l’intensità delle radiazioni solari!).
Lo scopo dei filtri solari è soprattutto quello di assorbire un’elevata frazione delle radiazioni UV-B, così da evitarne l’effetto arrossante, permettendo invece il passaggio di gran parte delle radiazioni UV-A, ad azione abbronzante.