“Disciplina delle coppie di fatto e delle unioni civili”
In breve, si chiama così il disegno di legge che si discuterà nei prossimi giorni in Parlamento
e ovviamente io vi dico come la penso!
Già so che nasceranno polemiche e che una buona parte di voi non sarà d’accordo con me, non si può piacere a tutti. Non ditemi che non posso dire come la penso, nuda e cruda, perché essendo blogger ho una responsabilità nei confronti di chi mi legge. E’ proprio per questo che scrivo la mia opinione, proprio perché son convinta che sia mia responsabilità scrivere il mio punto di vista senza paura di essere criticata.
Quindi io dico si a questo disegno di legge ma non a tutte le sue parti.
Ovviamente prima di scrivere mi sono documentata. Per quel che mi riguarda questo disegno di legge mi semplifica la vita. Potrei anche guardare solo il mio.
Nel disegno di legge “Disciplina delle coppie di fatto e delle unioni civili” si parla sia di coppie eterosessuali che coppie omosessuali e non solo.
Io e il Puni siamo una coppia eterosessuale, non sposata, per scelta, viviamo sotto lo stesso tetto come un nucleo famigliare. Tra di noi si è instaurata una Convivenza. Con questo disegno di legge, se sarà approvato così come presentato, per noi ci saranno una serie di diritti maggiori che nascono proprio dalla convivenza. Quasi parificati, quasi, a quelli a cui dà diritto il matrimonio. Ripeto quasi.
Le coppie omosessuali invece, con il disegno di legge “Disciplina delle coppie di fatto e delle unioni civili”, potranno scegliere se convivere, come le coppie eterosessuali, con gli stessi diritti (credo, parrebbe di si) o accedere ad un nuovo istituto giuridico, quello delle unioni civili.
Per le coppie eterosessuali l’altra scelta è, ovviamente, il matrimonio. Quindi le unioni civili sono solo per le coppie omosessuali.
Fin qui niente da dire, anzi, con il disegno di legge “Disciplina delle coppie di fatto e delle unioni civili” l’Italia si adeguerebbe alla normativa di molti Paesi Europei.
Sono profondamente convinta, voglio che sia ben chiaro a tutti, che si debba lavorare nella direzione giusta per azzerare le disuguaglianze.
Questo però non vuol dire che si debba passare sopra a principi etici e morali che sono le basi della nostra storia. Non voglio fare polemica, mi dissocio da chi ha manifestato contro la mobilitazione nazionale per l’uguaglianza “È ora di essere civili! #SVEGLIATITALIA”. Non mi posso però, neanche schierare a favore. Non per tutte le motivazioni per le quali sono scesi in piazza.
La grande differenza tra matrimonio e unioni civili è la questione figli ed è proprio qui che non mi trovo d’accordo su tutto. Beh potevate immaginarlo.
Ritengo sia fondamentale la possibilità di adottare i figli del partner (stepchild adoption) ma solo per quanto riguarda una coppia eterosessuale, come già accade in Italia. Insultatemi se volete, ma questo non cambierà la mia opinione. La stepchild adoption, adozione del figlio del coniuge basata sul consenso del genitore biologico, in assenza di un altro genitore e sull’approvazione del Tribunale per i minorenni, esiste in Italia dal 1983 e così deve restare.
Il Ddl Cirinnà vorrebbe estendere questo tipo di adozione anche alle coppie omosessuali. Questa è la vera questione che ha fatto tanto chiasso (giustamente).
Le coppie omosessuali non possono avere figli che siano biologicamente di entrambe è ovvio e se la natura ha deciso così, ed è così da sempre, perché forzare le cose? Perché voler a tutti i costi cambiare qualcosa che non ha senso di essere cambiato?
Perché, per esempio, non snellire le procedure di adozione per le coppie eterosessuali? Ci sono coppie che devono vivere un calvario per poter adottare un bambino e mi sembra davvero assurdo. E’ assurdo non interessarsi prima di risolvere questioni urgenti (come quella delle lungaggini burocratiche per le adozioni) e preoccuparsi di questioni che non meritano tanta importanza.
Ci sono bambini orfani che hanno urgente bisogno di amore, di una famiglia e, come ha detto Papa Francesco “Non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione. La famiglia, fondata sul matrimonio indissolubile, unitivo e procreativo, appartiene al ‘sogno’ di Dio e della sua Chiesa per la salvezza dell’umanità”.
Non serve essere credenti per capire le parole del Papa.
Credo che le coppie omosessuali abbiano diritto al cosiddetto matrimonio egualitario (anche se la richiesta è stata disattesa) ed è per questo motivo che sono molto favorevole alle unioni civili, fondamentale passo avanti.
Non sono contro le coppie omosessuali. Ne conosco, le frequento, sono anche amici e li rispetto profondamente. Rispetto qualsiasi scelta sentimentale una persona voglia fare nella propria vita. Io non sono nessuno per poter giudicare le scelte altrui e mai lo vorrei fare.
E con questo non voglio giustificarmi!
Credo solo che un bambino abbia diritto di crescere in una famiglia composta da un padre a da una madre, insieme o separati, comunque genitori, punti di riferimento, esempio maschile e femminile. Di vivere una vita serena, senza doversi giustificare, lottare e talvolta vergognare per una scelta di puro egoismo fatta da adulti.
Adesso aspetto di leggervi.
Buon lunedì.