Poche e semplici regole possono salvare la vita ai bambini in auto. Loro sono piccoli e non le conoscono. Gli adulti sì e hanno l’obbligo di seguirle. Sempre e comunque. Lunghi tragitti, pochi metri, non cambia.
Spesso, anche se i genitori si impegnano e applicano tutte le regole, i bambini riescono comunque a mettersi in pericolo. Io ho tre bambini e nonostante stia molto attenta alla sicurezza dei bambini in auto, capita che loro riescano a divincolarsi dalle cinghie del seggiolino o addirittura aprirle proprio mentre sto guidando.
Io so di averle chiuse bene, so di aver fatto il mio dovere, ma so anche di essere umana e non invincibile. Putroppo le cose capitano anche quando non devono capitare. Per questo motivo ho accettato l’invito di Benedetta Maffia, giornalista professionista e blogger di QuandoNasceUnaMamma, di diffondere l’iconografia con le regole di sicurezza.
Ho accettato, anche, perché le ultime notizie di cronaca mi hanno profondamente colpita. Altri due bambini dimenticati in auto. Uno si è salvato , l’altro no.
Sono da condannare i genitori?
Si, se lo hanno fatto volontariamente per qualche minuto perché hanno pensato “Ci metto un attimo”. Quell’attimo può essere fatale. Non si può prevedere la temperatura dell’abitacolo, che sale esponenzialmente in 10-15 minuti.
Il 14% dei genitori dichiara di averlo lasciato consapevolmente, nonostante il rischio correlato ai colpi di calore! Sono i risultati di un indagine svolta SAFE KIDS
No, se hanno avuto un black out. Difficile da capire, lo so. Difficile da giustificare perché nella nostra mente certe cose non devono succedere a priori, ma siamo tutti umani non dimentichiamolo.
La parola all’esperto, Prof. Stefano De Feo Dirigente del Dipartimento di Salute Mentale di Bologna.
Cos’è un Black Out?
Si tratta di uno stato di dissociazione che spinge a dimenticare azioni anche di vitale importanza. Quando il black out avviene in momenti delicati, possono verificarsi errori banali che causano tragedie irrimediabili come, ad esempio, quello di dimenticare un bimbo in auto per ore.
Chi colpisce?
Può capitare a chiunque. Fattori di stress dovuti a sovraccarico di impegni, preoccupazioni di lavoro e familiari, oppure la mancanza di sonno, possono facilitarne l’insorgere. I fatti di cronaca dimostrano, però, che il black out può verificarsi anche in situazioni di apparente tranquillità e senza un reale preavviso. Possiamo prevenirlo dotandoci di dispositivi che ci aiutino a ricordare la presenza del bimbo in auto.
Può succedere a tutti. Tutti possiamo prevenirlo con poche semplici regole e un piccolo aiuto.
Questo non è un post sponsorizzato. E’ il post di una mamma che ha molta paura che possa succedere anche a lei perché riconosce i suoi limiti di donna. Una mamma blogger che è convinta di avere una responsabilità morale nei confronti di chi la legge.