Oggi avrei voluto scrivere un post sulla prova costume. Se l’avessi programmato forse l’avrei scritto ma non l’ho fatto e, in batter di ciglia, son passata dalla prova costume a lui, Semuel. Lui che cresce troppo in fretta.
Lui cresce e non è una novità, lo so, è normale, naturale, è la vita. Però, quando mi fermo un attimo a guardarlo, tutta questa naturalezza svanisce e vorrei fermare il tempo. Quando mi fermo davvero a guardarlo. Quando dedico tempo solo a lui, senza darlo per scontato, senza pensare che lui è già grande. Questi momenti mi fregano! Vorrei riaverlo piccolo, vorrei non aver fatto tanti errori, vorrei avergli dato di più, vorrei avergli dedicato più tempo, vorrei la possibilità di ricominciare con lui nel modo giusto. Vorrei crescerlo senza sensi di colpa che fanno male, a lui e a me.
Lui cresce e in questo periodo me lo sta sbattendo in faccia prepotentemente. Un periodo fitto di impegni per lui. Dagli amici, alla scuola, al calcio e il catechismo. Non ha un giorno libero ed è felice che sia così, si sente grande. Mi fa sorridere guardarlo impegnatissimo nelle sue cose. Mi esplode il cuore di gioia quando mi chiama per confidarsi, senza vergogna, senza timore.
Lui cresce e ve ne parlo perché domenica prossima siamo già arrivati alla Comunione e Cresima. Un giorno da ricordare. Un giorno che non riuscivo neanche ad immaginare e in un attimo è arrivato. Come in un attimo ha finito le scuole elementari. Come in un attimo finirà la scuole medie.
Sabato è partito per due giorni con i catechisti e gli amici per il ritiro prima del grande giorno. Una notte fuori casa. Non è certo la prima volta. Era eccitatissimo, era felice. E’ andata bene. Sicuramente non gli sono mancata ed è giusto così.
Ieri, prima di tornare a casa, i catechisti hanno fatto un regalo a tutti i bambini ragazzini. Un ciondolo, pescato a caso da un cesto, diverso l’uno dall’altro, con un bigliettino riportante il significato del ciondolo. A Semuel è capitato il timone.
Voi direte che esagero, il Puni dice che esagero, ma la frase collegata al timone io l’ho letta come un segno del destino. La frase giusta, per il bambino ragazzino giusto.
“Il timone vuol esserti d’aiuto:
per veleggiare senza lasciarti sorprendere dalle sirene;
per affrontare, senza naufragare,
le tempeste delle vita”
Vorrei tornare indietro ma non posso, così, mentre Lui cresce, io spero solo di riuscire ad essere, a diventare, il timone della sua vita.
Buon lunedì ♥