A volte
[Emma Dodd, L’Ippocampo, 2011. Età di lettura: dai 3 anni]
Quando ci si prende cura di qualcuno ci rendiamo conto che le cose sono differenti da come le avevamo pensate dentro di noi. Non c’è solo il lato bello delle cose, non si va sempre d’accordo e, soprattutto, quel qualcuno è un essere differente da noi, spesso diverso da come noi vorremmo che fosse.
Pensa in maniera diversa, si comporta in modo diverso. Eppure è parte di noi. Eppure lo amiamo per quello che è.
Questo è il messaggio che vuole far passare Emma Dodd nel suo A volte.
Una mamma elefante parla al suo elefantino.
“A volte sei allegro. A volte sei triste. […]A volte non sai come comportarti! A volte sei sporco. A volte sei pulito. A volte sei dolce… A volte sei dispettoso”.
A volte, o meglio sempre, l’elefantino mostra alla sua mamma di essere fatto a modo proprio, di essere unico.
La mamma conclude “poco importa cosa dici o cosa fai… Tu mi piaci così”.
Non esiste dichiarazione d’amore più grande di quella di una madre. Non ho figli, ma sono madre di due uragani a quattro zampe e so per certo che quando impari a conoscere l’inestimabile valore di una vita totalmente affidata alle tue mani non ne puoi più fare a meno.
So anche che si tratta di un amore che costa fatica, che ci costringe a confrontarci prima di tutto con noi stessi, con le nostre aspettative e il nostro modo di vedere le cose. Impossibile modellare chi amiamo a nostra immagine, impensabile poter controllare e cambiare tutto quello che di lui non ci va. Semplicemente perché lo amiamo e quando si ama non ci sono compromessi. O si ama tutto di qualcuno o non lo si ama davvero.
L’amore di una mamma è della prima specie, è amore vero. Una mamma, come mamma elefante, assiste alle esperienze del proprio bambino con una pazienza spesso degna di Giobbe, con occhio attento, ma senza dare troppi giudizi. È giusto che il suo elefantino si sporchi per poi tornare pulito, sperimenti la paura e trovi il coraggio di superarla, mostri di sé ogni aspetto. È giusto che sia a volte buono e a volte cattivo.
Qualunque cosa faccia quell’elefantino (o, fuor di metafora, quel bambino), resterà comunque degno e meritevole del suo amore.
Emma Dodd ha il grande pregio di riuscire sempre a toccare il cuore di chi legge evitando quei pericolosi scivoloni nel sentimentalismo più banale. Le illustrazioni, le parole: tutto è misurato, ridotto all’osso. A parlare è il cuore. Il cuore di una mamma, che non è mai banale.