“Sei felice?” me l’hanno chiesto tre persone in pochi giorni. Tre persone che hanno dato alla mia risposta tre significati diversi. Quanti significati ha la felicità?
Rita è una zia acquisita. Amica di famiglia da sempre, gira nella mia vita da quando son nata praticamente. Sa tutto di me, delle me avventure, dei miei colpi di testa, delle mie sconfitte e delle mie vittorie. Lei è una di quelle che con molta nonchalance ti “piazza” la battuta giusta al momento giusto e tu non sai più da che parte girarti. Una di quelle che con molta calma ti fa riflettere sulla tua vita e tu avresti voglia di risponderle “fatti i fatti tuoi” ma non lo fai perché le vuoi un bene infinito. Una di quelle che senti al telefono e piangi perché le sue parole arrivano al cuore. Che poi non son grandi parole, ma dette da lei, su di me hanno un effetto disastroso! Lei è una donna molto elegante, anche le “taroccate” le stanno bene. A dieta da tutta la vita ma non ha mai perso un chilo o meglio se lo perdeva lo andava a cercare finché non lo ritrovava. Rita ha una figlia, Valentina, mia sorellina acquistati, non poteva essere altrimenti. Ecco questa è Rita, avete capito il genere? Immaginatevi quando, un bel giorno qualunque, Rita viene a trovarmi e mi chiede a bruciapelo “Adri sei felice?”. Certo, che lo sono. Non era la risposta che voleva sentire. “Cosa vuol dire?” Vuol dire che sono felice, che sto bene, che sono appagata, oddio cosa vuol dire che sono felice? Sono felice punto! Non c’ho mai pensato, non ho tempo per pensarci, so che lo sono, me lo sento.
Io sono felice perché sono felice. Non ha senso scritto così, ma è la verità. Urlo, mi arrabbio, sclero tutti i giorni, vorrei andare su un’isola deserta un giorno si e l’altro anche ma sono felice. Insomma vivo una vita normale e non desidero altro, può bastare?
Dopo Rita è arrivato lui, piccolo uomo della mia vita, Topino. “Mamma sei felice?”
“Si amore, tu?”
“Io si, ho tutto, ma tu no, sei anche un po’ triste”
“Amore ma la felicità non vuol dire avere tutto. Essere felici è qualcosa di più, qualcosa che si prova dentro e che ti fa battere il cuore forte per le piccole cose.” (potevo stare zitta!!!)
“Cosa vuol dire?”
“Per esempio, quando tu la mattina vai a scuola col sorriso, io sono felice, perché so che tu stai bene. Quando ti sento ridere o ti vedo giocare con i tuoi fratelli sono felice perché voi vi volete bene.”
“Quando litighiamo sei triste?”
“Un pochino si”
“Allora sei un pochino triste tutti i giorni perché noi litighiamo sempre”
“Ehm più o meno. Tu che sei il più grande impegnati a non litigare più con Rospetto così la mamma ogni giorno sarà sempre un pochino più felice”
“Ecco l’hai detto solo per non farmi più litigare”
Con Topino mi vado sempre ad infilare in discorsi e ragionamenti infiniti. Non si accontenta mai della prima risposta, va avanti all’infinito e vince per sfinimento. Si, lui mi sfinisce! Alla fine mi innervosisco e inevitabilmente litighiamo. Chi è l’adulto e chi il bambino? Bella lotta.
Caro Topino la felicità per la mamma siete voi tre. I vostri sorrisi, i vostri progressi i vostri successi. Sei tu con le tue mille domande di bambino curioso che cresce forte e sensibile ogni giorno sempre di più. E’ tuo fratello, che non sopporti, ma che ti adora. I suoi capricci e i suoi disastri. E’ La Vitto, che con la sua dolcezza infinita ci da lezioni ogni giorno. Sono i suoi occhioni che guardano te e tuo fratello mentre giocate come matti ad un millimetro dal suo naso e spesso e volentieri le cadete addosso. La felicità sono le mie giornate infinite con voi. La felicità è la sera quando passo nelle vostre camere e vi guardo dormire come angioletti e penso che, con papà, stiamo facendo di tutto per farvi crescere sereni e mi sento anche orgogliosa di noi. Topino la ferità per la mamma è ogni istante della vita da quando ho voi, perché voi siete “il tutto” per me.
Ed infine è arrivato lui, il mio Manager. Lui non mi ha chiesto se sono felice, ha sentenziato che non sono felice. “Tu non sei felice!” E tu come lo sai? Perché lo dici? Perché piango, mi arrabbio e sono stanca? Amore mio forse tu non hai capito bene come funziona. Prima di tutto ho partorito da tre mesi e un po’ di crisi post parto ci sta tutta. Secondo, ti amo tanto, amo tanto i nostri figli ma ogni tanto ho bisogno di un po’ di sana solitudine. Terzo, non esiste altro posto al mondo in cui vorrei essere se non qui, adesso, con voi. Quindi amore, stai tranquillo che io sono felice altrimenti a quest’ora avresti già chiamato “Chi l’ha visto!”.
Adesso giro la domanda a tutti voi, Siete felici? Aspetto di leggere le vostre risposte.