Sono Anna, sono una psicologa e mamma di Alessia, adolescente quattordicenne e Pietro, preadolescente undicenne.
Ciò significa che, come potrai immaginare, nella mia vita in questo momento si stanno abbattendo due violenti uragani ormonali che, stando alle previsioni, pare non passeranno così in fretta!
Vuoi sapere se ne uscirò e come? Purtroppo non lo so nemmeno io.
Ciò che ti posso dire è che il fatidico appuntamento con l’adolescenza, che tanto mi spaventava quando sono diventata mamma, adesso è arrivato!
Facendo un tuffo nel passato, ricordo con tenerezza le foto scattate quando erano piccoli, la loro pelle rosata, profumata e liscia come la seta, le loro cosciotte morbide, i morsi, i baci e gli abbracci…
Oggi invece li guardo scappare come saette per non farsi fotografare o riprendere, la loro pelle, costellata di brufoletti, ha un odore un pizzico sgradevole e quando provo a dare loro un bacio sono pronti a scansarsi urlandomi la solita frase “Lasciami stare!”.
Ricordo i problemi che io e mio marito ci trovavamo ad affrontare e sui quali spesso discutevamo: le coliche durante il giorno, i pannolini da cambiare, i rigurgiti inattesi, i pianti dell’asilo, i capricci al supermercato, le notti stritolati in quattro nel lettone…
Sono stati momenti molto faticosi, soprattutto dal punto di vista fisico, e mentre li attraversavo sembravano eterni.
Ricordo che spesso mi chiedevo quando sarei tornata a vedere la luce fuori dal tunnel. Quando sarei potuta tornare a dormire 7 ore di fila, a godermi una doccia tranquilla, a non dover fare i turni per mangiare, a concedermi un po’ di shopping in libertà o un caffè con un’amica.
Ma la realtà è che poi un giorno ti svegli, ti accorgi che tutto è passato in un attimo e spesso vorresti tornare indietro.
Scopri che quei momenti non torneranno più, quel piccolo frugoletto cicciotto che tenevi tra le braccia, quasi senza che te ne renda conto, è diventato grande e adesso ti manca da morire.
Così tu rimani lì, quasi senza parole cercando di capire esattamente in quale momento questa metamorfosi sia avvenuta.
Ma l’adolescenza è così, trasforma tutti e tutto.
Vengono stravolte le abitudini, le regole, le camere da letto, gli armadi, gli orari, i ritmi e anche noi genitori siamo chiamati a rivedere velocemente i nostri ruoli adattandoci a nuovi problemi da gestire, nuove richieste da soddisfare e grandi responsabilità.
Quasi non hai il tempo di capire, di prepararti, perché tutto arriva in un attimo e tuo figlio è già un passo avanti, pronto ad aspettarsi da te qualcosa di diverso.
Anch’io sto cercando di comprendere come muovermi, sempre con gli occhi vigili e le orecchie attente per ascoltare e cercare di accogliere, per quanto possibile, i loro nuovi bisogni.
Alcune volte mi rendo conto di essere un po’ troppo protettiva, altre invece, riesco a mettermi in un angolo e a guardarli da lontano, per lasciargli la libertà di vivere la loro vita e fare nuove esperienze, ma è un equilibrio difficile da trovare, che spaventa e soprattutto richiede tempo.
Se anche tu come me e Adriana, che ringrazio tantissimo per avermi regalato questo spazio all’interno del suo blog, sei in questa fase della vita, saremo felici se volessi unirti a noi in questo viaggio, per aiutarci e supportarci a vicenda.
Io cercherò di affrontare il tema dell’adolescenza portandoti la mia esperienza di mamma e le conoscenze che ho acquisito grazie ai miei studi da psicologa, consapevole del fatto che non ci sono ricette magiche, non esistono libretti di istruzioni per noi genitori ma semplicemente la voglia di esserci per i nostri figli.
La voglia di essere al loro fianco in questa fase così delicata della loro crescita, la voglia di metterci in discussione rivedendo anche i nostri ruoli e prenderci nuove responsabilità, oggi più che mai.
Perché proprio oggi, forse come non mai, siamo chiamati ad esserci.
A questo proposito, prima di lasciarti, vorrei suggerirti una piccola riflessione che io per prima ho fatto e che penso possa essere utile anche a te, aldilà dell’età dei tuoi figli.
Sono convinta che oltre ad elargire insegnamenti, noi genitori, siamo tenuti ad essere, come prima cosa, esempi positivi per i nostri figli.
E’ importante dunque prima di tutto, capire ed essere consapevoli di che tipo di mamme (e papà) vogliamo essere per loro.
Ripensa alla tua adolescenza, alle richieste che facevi ai tuoi genitori, alle loro risposte, ai loro atteggiamenti nei tuoi confronti e prova a rispondere a questa domanda con una frase o semplicemente con tre aggettivi.
Puoi far fare lo stesso esercizio anche a tuo marito se ne ha voglia.
Per mio figlio, io voglio essere una madre… |
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Questo è ciò che credo ognuna di noi dovrebbe definire dentro se stessa, prima di iniziare questo viaggio.
Ci saranno giorni difficili, momenti bui in cui verrai attaccata, criticata, messa in discussione, amata e odiata allo stesso tempo ma, avere chiara la meta, sapere esattamente che tipo di madre vuoi essere per tuo figlio, sarà l’unico modo per non perderti.
E se tu non ti perderai, riuscirai ad essere faro e porto sicuro per chi, con te, sta navigando in mezzo alla tempesta.
Se hai voglia di condividere la tua risposta o le tue riflessioni su questo tema, ti aspettiamo nei commenti qui sotto. Saremo felici di leggerti!
Anna