Oggi, in particolare, voglio celebrare la sua bellezza con un libro a cui sono legata, un classico della letteratura per l’infanzia, uno tra i silent book più conosciuti e amati, opera di una grandissima autrice e illustratrice italiana che spesso molti non conoscono, Iela Mari.
Prima di scrivere a proposito del suo L’albero, però, vorrei parlarvi poco poco di lei.
Gabriella nasce negli anni ’30 a Milano. E’ proprio lì, presso l’Accademia di Brera, che incontrerà l’amore della sua vita, Enzo, con cui realizzerà a quattro mani diversi libri senza parole o con pochissime parole al loro interno. Il tratto distintivo dei loro libri è l’estrema pulizia e semplicità della storia, comprensibile sin dalla più tenera età, grazie a immagini chiare, essenziali, d’impatto, oltre che ad un uso sapiente dei contrasti di colori.
L’intento è proprio quello di far sì che i bambini possano avvicinarsi ai libri senza bisogno della mediazione di un adulto, o comunque riducendola al semplice aspetto di supervisione nello sfogliare le pagine.
Nascono così Animali nel prato, Mangia che ti mangio, L’uovo e la gallina, La mela e la farfalla, Il palloncino rosso e molti altri, tra cui L’albero. Se non li conoscete, ve li consiglio!
In questo splendido silent book, edito per la prima volta nel 1973, le immagini narrano lo scorrere delle stagioni attraverso i cambiamenti della natura e in particolare di un albero, che fa da protagonista.
L’albo si apre in pieno inverno. Accanto alle radici della maestosa quercia, ha fatto la tana un ghiro, che dorme. Con l’arrivo della primavera, tra i rami germogliano le prime foglioline, mentre il ghiro sbuca dal suo rifugio, affamato e impaziente di sgranchirsi un po’.
Assieme a lui, anche gli uccelli arrivano a ripopolare le fronde della quercia, dove costruiscono un nido.
Nel prato verde si diffondono i fiori di campo e le piante selvatiche; tutta la vita, sopitasi durante l’inverno, riprende con grande impeto e gioia.
In un attimo, arriva l’estate, che lascia poi il posto all’autunno. Il ghiro inizia a fare le scorte per un nuovo letargo; gli uccelli hanno allargato la famiglia e si preparano a partire verso terre dal clima più mite.
Infine, ecco l’inverno. Il ghiro è nella sua tana, gli uccelli sono migrati nell’attesa che torni la primavera. La neve scende, lieve, avvolgendo ogni cosa nella quiete e nel silenzio.
Il libro si chiude con un’immagine molto simile a quella con cui si è aperto. Volendo, si potrebbe sfogliarlo all’infinito, perdendo la cognizione di quando tutto inizia e quando finisce, in un lungo, potente ciclo della natura, che si ripete infinito e perfetto.
Buona lettura,
Maria
L’albero
[Iela Mari, Babalibri, 2007. Età di lettura: da 1 anno]