Lettera a mia figlia, scritta in una giornata in cui le lacrime non si fermavano.
Buon compleanno mia dolcissima guerriera VITTORIA.
[Prima che Lei venisse al mondo le ho scritto questa lettera. Oggi, dopo anni in rosa, posso dire che, forse, avevo ragione.]
Cara Principessa,
oggi piove e fa freddo, la primavera si fa attendere e la tua mamma è malinconica, non è proprio il giorno migliore per scriverti, ma ho voglia di farlo. Circa 36 ore fa ho scoperto che sei una femminuccia e il cervello è andato in tilt. Sai, essere mamma di due maschi ti fa entrare in certi schemi, ti fa pensare in un certo modo, ti fa abituare a colori, giochi, problemi, dinamiche molto diverse e lontane dall’universo femminile. Non riesci ad immaginare, almeno per me era così, di poter diventare mamma anche di una bambina ed invece eccoti qua. Sei arrivata tu.
Non riesco a smettere di pensare che sei una bambina, che sarai una ragazza, che diventerai una donna e forse mamma anche tu, proprio come me, e che sarò io ad accompagnarti in questo cammino. Io che ho combinato più disastri che altro. Io che prima di capire quali fossero le cose importanti della vita ho inseguito solo chimere. Io che ho sbagliato e pagato. Io che ho tanta paura di non essere all’altezza della mia principessa.
Certo, tu per me sei già una principessa, la più bella del reame. Preparati, la nostra corte è popolata da uomini gelosi e possessivi, che amano le loro donne sopra ogni altra cosa al mondo. Uomini che hanno bisogno di noi e vivono per noi, che spendono ogni respiro per renderci felici, soprattutto il Re. Ogni tuo desiderio sarà un ordine per lui, non deluderlo mai perché lui non chiede niente in cambio, solo amore, quello incondizionato, quello vero. Quando gli ho detto che saresti stata Vittoria è scoppiato a piangere dalla gioia e io ho capito che tu sarai davvero fortunata, come me. La mamma non dice bugie, credimi.
Esatto, hai già un nome, il nostro Re l’ha scelto, V I T T O R I A, e io lo trovo perfetto per te.
T’immagino una donna rosa antico perchè per me è un colore forte e complicato, un colore con una storia da raccontare. Vorrei che tu fossi sofisticata e altezzosa ma non snob, sicura di te ma non sfacciata. Molto decisa e concreta, con ideali giusti e forti che nessuno può scalfire. Impenetrabile ai più ma generosa con chi ami. Vorrei che tu capissi che il valore più importante della vita è la famiglia e che niente e nessuno separi mai il tuo cuore da noi. Vorrei che diventassi un pilastro per i tuoi fratelli, sai loro sono ometti fragili hanno bisogno di sostegno continuo. Vorrei che il tuo animo fosse aristocratico nel profondo. Vorrei che tu vivessi per te stessa e non per dimostrare qualcosa a qualcuno, perchè nessuno sarà più importante di te. Spero che tu abbia un carattere forte che ti aiuti sempre nella vita, anche nei momenti più duri, che non ti senta mai fallita.
Mi auguro di essere in grado di aiutarti a crescere nel modo giusto, quello giusto per te, perchè vedi, io spero e voglio tante cose ma poi alla fine sarai tu e solo tu a decidere della tua vita. La tua mamma sarà al tuo fianco ogni giorno, fin troppo, lo capirai da sola.
Tu non leggerai mai questa lettera ed è proprio per questo che l’ho scritta. Finchè tu non saprai leggere potrei scrivertene altre ma poi basta perchè la tua mamma non sarà una di quelle che ti compatisce e ti asseconda mi dispiace per te, io ti spronerò a non piangerti mai addosso, a reagire sempre e, se potrai, a non piangere mai.
Cara Vittoria, adesso ti saluto e ti aspetto, La Tua Mamma
Ogni mamma deve scrivere una lettera a sua figlia o figlio prima che nasca, per poi rileggerla e piangere. Un pianto liberatorio, vero, che aiuta a capire che la vita è cambiata, che cambia sempre, giorno dopo giorno e le aspettative si modificano perché loro non sono come li sognamo. Loro sono esseri umani che andranno per la loro strada sempre e comunque.
Lettera a mia figlia, una grande invenzione!