Come promesso oggi vi parlo del mio safari in Sudafrica.
Ultima puntata del racconto del viaggio in Sudafrica che mi ha rubato il cuore.
Non sapevo cosa aspettarmi da un safari. O meglio, mi ero immaginata tante cose. Ho fantasticato come una bambina e alla fine il mio safari è stato tutto tranne quello che avevo immaginato…
Se pensi a un safari ti immagini distese immense di savana, poca e rada vegetazione, caldo torrido, una arcobaleno di colori caldi, animali che corrono liberi, che scappano, che si nascondono, che combattono ogni giorno per sopravvivere.
Perché si sa,
“Ogni mattina in Africa, una gazzella si sveglia, sa che deve correre più in fretta del leone o verrà uccisa. Ogni mattina in Africa, un leone si sveglia, sa che deve correre più della gazzella, o morirà di fame. Quando il sole sorge, non importa se sei un leone o una gazzella: è meglio che cominci a correre.” – William Shakespeare
Beh il mio safari in Sudafrica è stato tanto, è stato tutto, è stato spettacolare, unico, ma completamente diverso da ogni mia aspettativa. Il Sudafrica è stato diverso da ogni mia aspettativa.
Abbiamo dormito due notti in tenda, all’interno di una riserva naturale grande la metà del Kruger National Park. Un posto da mille e una notte. E per assurdo una delle sensazioni più belle che ho provato è stata quando, una notte, c’è stata una tempesta di vento e pioggia. Le pareti della tenda oscillavano. All’interno la luce soffusa e l’impressione di essere in una bolla dove nulla può accadere. Fantastico!
Quello che ho visto nel mio safari in Sudafrica lo lascio raccontare alle fotografie perché le parole non basterebbero e non riuscirebbero a descrive bene l’emozione. Animali, paesaggi, albe e tramonti, mondi diversi, amori animali, vite.
Buona settimana!