Istinto materno? Si vende al supermercato?
In parte è quello che ho pensato quando ho scoperto di essere incinta del mio primo figlio.
Non è vero che tutte le donne hanno istinto materno. Non è vero che siamo istinto materno dotate solo perché abbiamo il dono di donare la vita.
C’è chi l’ha da sempre e chi, invece, lo coltiva e lo raccoglie, dopo, quando ha tra le mani un esserino che dipende in tutto e per tutto da lei.
Io faccio parte della seconda categoria. Mi piace coltivare bene le cose, mi piace studiarle, capirle e poi amarle per sempre.
Quando l’ho annusato per la prima volta, quando l’ho guardato negli occhi (chiusi), quando ho cambiato il primo pannolino, ho capito. Tutto era diverso. Non esisteva via di fuga, ma soprattutto, non esisteva al mondo altro luogo in cui avrei voluto essere se non lì, con lui urlante, pieno di bisogni primari ed io completamente impreparata.
Ho guardato la porta ma la fuga non era contemplata nelle soluzioni. Una forza inspiegabile, inconscia, muoveva le mie mani, faceva battere il mio cuore, mandava in tilt il mio cervello e mi faceva rimanere lì ancorata e agguerrita come una leonessa, decisa a farcela!
Benvenuto istinto materno! Ti ho immaginato per nove mesi e niente di te è come ti ho sognato. Sei molto di più, sei inspiegabile, irragionevole, incontrollabile, legante e soprattutto sei per sempre.
Sei terribilmente diverso da donna a donna e questo ti rende anche unico. Mi hai reso unica per i miei figli ed io ti ringrazio perché, seppur strana che sia, a loro vado bene così.
Tante volte di notte mi hai aiutato a non commettere atti sconsiderati dopo ore e ore di pianti ininterrotti e risvegli puntuali ogni venti minuti.
I consigli delle mamme perfette, come fastidiose zanzare, mi ronzavano nelle orecchie e tu, più testardo di me, che mi dicevi di ascoltare solo il mio cuore.
L’ho fatto. Adesso i miei figli hanno un’abitudine al sonno di cui vado fiera. Costruita in modo rocambolesco, ma costruita solo da me, seguendo il mio istinto.
Mi hai aiutato a capire i miei figli.
Oppure durante lo svezzamento. Quando il cuore mi diceva che non erano pronti, che era presto e, tutti i “dispensatori di consigli non richiesti”, a dirmi che si deve fare così, che per forza bisogna iniziare e bla bla bla. Ho seguito anche questa volta il mio istinto di mamma e i consigli del pediatra ed è stata la scelta migliore.
Tre esperienze di maternità completamente diverse.
Fatte di errori, di prove, di successi e di traguardi raggiunti solo seguendo quello che mi diceva il mio cuore, il mio istinto di mamma, che non è come quello di un’altra.
Sono diventata mamma giorno dopo giorno, percorrendo una strada tortuosa, in salita, assalita da mille dubbi la cui risposta non sempre è stata immediata. Non ho ancora finito di camminare perché questa strada è infinita. E’ la strada della vita che ogni mamma può decidere di percorrere come vuole, solo fidandosi di se stessa e del suo cuore.
Spesso mi sono fermata a pensare, presa dallo sconforto, quante cose avrei potuto fare nella mia vita senza di loro, cosa sarei io senza di loro e la risposta è sempre stata la stessa. Sarei soltanto una che fa tante cose.
Post in collaborazione con Mellin “Fidati del Cuore”.